FESTE FRAZIONALI
Si celebrerà nel prossimo fine settimana la festa della Santissima Trinità a Crebbia. Vista la concomitanza con le prime comunioni, la Messa sarà sabato 27 alle 18, mentre i Vespri con la processione e l’offerta dei ceri verranno celebrati domenica 28 nel pomeriggio.
LIETI EVENTI
I migliori auguri a Sara Nascimento Sousa e Marco Torriani, che sabato 15 maggio hanno celebrato il loro matrimonio nella chiesa della Santissima Trinità, a Crebbia.
SE N’E’ ANDATO IL CICCIO
Autunno… autunno del 1968. Era una qualunque giornata di scuola, ad inizio della seconda media. Matematica, con il professor Giampiero Lagostina (o lettere, forse, con la prof. Maria Giulia Comazzi…) Ad un tratto entrò in classe il vice preside – il mitico Mario Bottini – che accompagnava un ragazzone dall’aria impacciata.
“Questo è il vostro nuovo compagno di classe. Si chiama Silvio Primitivi e viene dalla Toscana. Dategli una mano a recuperare gli argomenti già svolti”.
Lo misero nel banco accanto al mio e lui iniziò subito a stringere amicizia… a suon di pacche sulle spalle. Ero un ragazzino piuttosto gracile, allora (lo avreste mai detto?) e quelle pacche mi sembra di sentirmele ancora rimbombare dentro. Fu proprio in quello stesso giorno che gli affibbiammo quel soprannome - Ciccio, anzi Il Ciccio - che lo avrebbe accompagnato per il resto dei sui giorni.
Amici lo diventammo davvero. Scoprii ben presto che era venuto ad abitare a Ricciano con la numerosa famiglia e che la mamma aveva preso in gestione il circolo delle Tre Frazioni di Crebbia, a due passi dalla casa dei miei nonni materni. Entrò subito a far parte del gruppetto di ragazzi che passava i pomeriggi e le sere d’estate a giocare nella piazzetta di Crebbia, a quei tempi ancora libera dalle auto in sosta che oggi la soffocano.
Dopo le medie lui entrò in fabbrica, dov’è rimasto sino a pochi mesi fa. Lo incontravo al circolo di Casale o alle feste frazionali di cui – da grande amante della buona tavola – era assiduo frequentatore; non mancava mai una battuta scherzosa, uno dei suoi lazzi da toscanaccio sagace qual’era sempre rimasto.
Se né andato pochi giorni or sono, a 56 anni, in punta di piedi. E’ andato a prendere posto ad una tavola più grande, una tavola dove, soprattutto ‘il cibo non si paga e non fa male’. E a noi, vecchi compagni di scuola, non rimane che salutarlo con un affettuoso “Ciao, Ciccio”, ma più che altro con un sonoro “Buon appetito!”
Si celebrerà nel prossimo fine settimana la festa della Santissima Trinità a Crebbia. Vista la concomitanza con le prime comunioni, la Messa sarà sabato 27 alle 18, mentre i Vespri con la processione e l’offerta dei ceri verranno celebrati domenica 28 nel pomeriggio.
LIETI EVENTI
I migliori auguri a Sara Nascimento Sousa e Marco Torriani, che sabato 15 maggio hanno celebrato il loro matrimonio nella chiesa della Santissima Trinità, a Crebbia.
SE N’E’ ANDATO IL CICCIO
Autunno… autunno del 1968. Era una qualunque giornata di scuola, ad inizio della seconda media. Matematica, con il professor Giampiero Lagostina (o lettere, forse, con la prof. Maria Giulia Comazzi…) Ad un tratto entrò in classe il vice preside – il mitico Mario Bottini – che accompagnava un ragazzone dall’aria impacciata.
“Questo è il vostro nuovo compagno di classe. Si chiama Silvio Primitivi e viene dalla Toscana. Dategli una mano a recuperare gli argomenti già svolti”.
Lo misero nel banco accanto al mio e lui iniziò subito a stringere amicizia… a suon di pacche sulle spalle. Ero un ragazzino piuttosto gracile, allora (lo avreste mai detto?) e quelle pacche mi sembra di sentirmele ancora rimbombare dentro. Fu proprio in quello stesso giorno che gli affibbiammo quel soprannome - Ciccio, anzi Il Ciccio - che lo avrebbe accompagnato per il resto dei sui giorni.
Amici lo diventammo davvero. Scoprii ben presto che era venuto ad abitare a Ricciano con la numerosa famiglia e che la mamma aveva preso in gestione il circolo delle Tre Frazioni di Crebbia, a due passi dalla casa dei miei nonni materni. Entrò subito a far parte del gruppetto di ragazzi che passava i pomeriggi e le sere d’estate a giocare nella piazzetta di Crebbia, a quei tempi ancora libera dalle auto in sosta che oggi la soffocano.
Dopo le medie lui entrò in fabbrica, dov’è rimasto sino a pochi mesi fa. Lo incontravo al circolo di Casale o alle feste frazionali di cui – da grande amante della buona tavola – era assiduo frequentatore; non mancava mai una battuta scherzosa, uno dei suoi lazzi da toscanaccio sagace qual’era sempre rimasto.
Se né andato pochi giorni or sono, a 56 anni, in punta di piedi. E’ andato a prendere posto ad una tavola più grande, una tavola dove, soprattutto ‘il cibo non si paga e non fa male’. E a noi, vecchi compagni di scuola, non rimane che salutarlo con un affettuoso “Ciao, Ciccio”, ma più che altro con un sonoro “Buon appetito!”
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