PIANA ROVEI BAITA U.O.E.I.
NUOVA APERTURA di RISTORANTE e BAR
Venerdì 1 Maggio 2009
Ore 18,00 Festa D'Inaugurazione con la presenza delle Autorità Locali, Aperitivo offerto ai presenti, a seguire Cena.
Domenica 3 Maggio 2009 "Il Pranzo è servito":
Tagliere di Salumi ossolani
Palline di Caprino all'Erba cipollina
Peperoni con Bagna Cauda
Sformato agli Asparagi
Risotto alle Zucchine in fiore
Ravioli caserecci di Ricotta e Borragine al Pomodoro fresco e Basilico
Tagliata di Manzo alle Erbe con Patate al forno e Insalata mista
Macedonia con Gelato
Strudel di Mele
Vino, Acqua, Caffè
Al prezzo di €. 25,00
E' gradita la prenotazione telefonando al 349 5818905 oppure al 347 4606488
Da Sabato 2 Maggio Aperto tutti i giorni dalle ore 10,00 - Chiuso il Lunedì.
Siamo a Casale Corte Cerro (VB) in Via Alpe Quaggione a poco più di 1 Km. dalla frazione Montebuglio.
Copyright
Le informazioni e le notizie pubblicate in questo sito sono a disposizione di chiunque e liberamente riproducibili. Chi le volesse utilizzare è pregato però di volerne gentilmente citare la fonte. Grazie.
Questo sito viene aggiornato di frequente. Chi volesse esserne tenuto al corrente si può inscrivere all'apposito canale Telegram e/o gruppo Watsapp segnalando il proprio nominativo e recapito telefonico mobile all'indirizzo email massimombonini@gmail.com. Gli aggiornamenti vengono anche segnalati in Facebook alla pagina Casale Corte Cerro e al profilo Massimo M. Bonini.
lunedì 27 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
DON ENRICO CASALESE ONORARIO
Una breve, ma partecipata seduta di consiglio comunale ha consentito, sabato 25 aprile, di conferire ufficialmente la cittadinanza onoraria di Casale – la prima nella storia del comune – a don Enrico Manzini parroco di San Giorgio dal 1999 al 2008.
Il sindaco, Claudio Pizzi ha letto la motivazione ufficiale che recita: “Don Enrico Manzini, nei nove anni di permanenza a Casale Corte Cerro, ha saputo dar prova di un grande spirito di abnegazione e di attaccamento ai valori della comunità, confrontandosi con chiunque in spirito di amicizia e offrendo la propria collaborazione disinteressata a tutte le iniziative svolte sul territorio, anche al di fuori degli stretti confini parrocchiali” e ha rappresentato la stima e l’amicizia che legano la comunità al sacerdote. L’assessore Massimo M. Bonini ha portato il saluto e la partecipazione del Consiglio Pastorale e il premiato, nel confermare l’accettazione dell’onorificenza, ha dichiarato come: “Questo riconoscimento mi è particolarmente gradito, in quanto sigilla un patto di amicizia che si era stretto nei nove anni della mia permanenza e che, in questo modo, non verrà idealmente mai sciolto”.
Don Enrico ha trascorso in paese l’intera giornata, partecipando alle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione e officiando la Messa vespertina, solennizzata dalla corale della sua nuova parrocchia ossolana.
Il sindaco, Claudio Pizzi ha letto la motivazione ufficiale che recita: “Don Enrico Manzini, nei nove anni di permanenza a Casale Corte Cerro, ha saputo dar prova di un grande spirito di abnegazione e di attaccamento ai valori della comunità, confrontandosi con chiunque in spirito di amicizia e offrendo la propria collaborazione disinteressata a tutte le iniziative svolte sul territorio, anche al di fuori degli stretti confini parrocchiali” e ha rappresentato la stima e l’amicizia che legano la comunità al sacerdote. L’assessore Massimo M. Bonini ha portato il saluto e la partecipazione del Consiglio Pastorale e il premiato, nel confermare l’accettazione dell’onorificenza, ha dichiarato come: “Questo riconoscimento mi è particolarmente gradito, in quanto sigilla un patto di amicizia che si era stretto nei nove anni della mia permanenza e che, in questo modo, non verrà idealmente mai sciolto”.
Don Enrico ha trascorso in paese l’intera giornata, partecipando alle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione e officiando la Messa vespertina, solennizzata dalla corale della sua nuova parrocchia ossolana.
venerdì 24 aprile 2009
Cara acqua?
Si è molto parlato, negli ultimi tempi degli aumenti che hanno subito le tariffe per la fornitura dell’acqua potabile in tutto il territorio del Verbano Cusio Ossola e del Novarese dopo l’istituzione dell’ambito ottimale numero 1 e la costituzione della relativa autorità d’ambito (ATO). A Casale il ‘caso’ era scoppiato con l’arrivo, un anno fa circa, delle bollette calcolate con le nuove tariffe e sui consumi di quindici mesi.
Certo, in quell’occasione si erano registrati aumenti percentuali sensibili, il cui effetto veniva amplificato dal calcolo eseguito su prelievi di oltre un anno. Si tenga conto che sino ad allora la bollettazione aveva cadenza semestrale, quindi l’impatto “visivo” è stato., per chiunque ancora più violento.
Credo che poche persone, però si siano soffermate a valutare il reale costo del servizio idrico che, ricordiamo, prevede sia la fornitura di acqua potabile (quindi captazione, raccolta nei serbatoi, potabilizzazione con trattamenti di filtraggio e clorazione, distribuzione) che la lavorazione delle acque reflue (raccolta in fognatura, convogliamento all’impianto depuratore di Gravellona, depurazione con trattamenti fisici e chimici, restituzione in ambiente). Si aggiungano poi gli investimenti che il gestore del servizio è tenuto a prevedere e finanziare a proprio carico: per comune di Casale e per l’anno 2009 sono in programma lavori (incremento della rete fognaria, sostituzione di tubazioni dell’acquedotto e così via) per circa 300 mila euro, mentre il totale versato dai cittadini tramite le bollette sarà di circa 240 mila, tutto compreso.
Vorrei allora provare a farla, questa valutazione, partendo dai dati di casa mia, così da non violare la privacy di qualcun altro.
Premesso che siamo una famiglia di quattro persone – tre adulti e un’adolescente, posso definirla una famiglia media? – il consumo fatturato nell’aprile 2008 era di 203 metri cubi su 445 giorni (15 mesi) con un addebito di 181,12 euro. Fatti i debiti conti risulta una tariffa, tutto compreso, di 0,8922 euro a metro cubo, e 0,41 euro al giorno per l’intera famiglia, cioè circa 10 centesimi di euro al giorno per ogni persona. Riportati al mese, sono più o meno 3 euro a persona…
A questo punto vorrei invitare i lettori a pensare per un attimo a quanto ognuno di noi spenda mediamente in un mese per consumi voluttuari: telefono cellulare (30 euro?), pay TV (15 euro?), abbonamento ADSL per internet (20 euro?), mantenimento dell’automobile (50 euro?). Possiamo veramente parlare di caro acqua? Di costi insopportabili per un bene che ogni giorno utilizziamo per bere, per cucinare, per l’igiene personale e della casa? Per un bene che molti utilizzano in modo improprio, per lavare le automobili o per annaffiare il giardino?
E’ vero, la nuova tariffa è aumentata rispetto a quelle precedenti. Sempre sui conti di casa mia, da 0,6043 a 0,8922 euro al metro cubo (1000 litri), cioè il 47,64% in più. Ricordo che in precedenza il costo reale del servizio idrico era comunque maggiore di quello sopportato dai cittadini; la differenza veniva ripianata dalle casse comunali, prelevando i fondi dalle normali entrate dell’ente (ICI, addizionale sull’IRPEF e così via) e sottraendoli quindi ad altri servizi. Ora l’intero costo dell’acqua si riversa sulle spalle del singolo cittadino: tre euro al mese…
Massimo M. Bonini
Certo, in quell’occasione si erano registrati aumenti percentuali sensibili, il cui effetto veniva amplificato dal calcolo eseguito su prelievi di oltre un anno. Si tenga conto che sino ad allora la bollettazione aveva cadenza semestrale, quindi l’impatto “visivo” è stato., per chiunque ancora più violento.
Credo che poche persone, però si siano soffermate a valutare il reale costo del servizio idrico che, ricordiamo, prevede sia la fornitura di acqua potabile (quindi captazione, raccolta nei serbatoi, potabilizzazione con trattamenti di filtraggio e clorazione, distribuzione) che la lavorazione delle acque reflue (raccolta in fognatura, convogliamento all’impianto depuratore di Gravellona, depurazione con trattamenti fisici e chimici, restituzione in ambiente). Si aggiungano poi gli investimenti che il gestore del servizio è tenuto a prevedere e finanziare a proprio carico: per comune di Casale e per l’anno 2009 sono in programma lavori (incremento della rete fognaria, sostituzione di tubazioni dell’acquedotto e così via) per circa 300 mila euro, mentre il totale versato dai cittadini tramite le bollette sarà di circa 240 mila, tutto compreso.
Vorrei allora provare a farla, questa valutazione, partendo dai dati di casa mia, così da non violare la privacy di qualcun altro.
Premesso che siamo una famiglia di quattro persone – tre adulti e un’adolescente, posso definirla una famiglia media? – il consumo fatturato nell’aprile 2008 era di 203 metri cubi su 445 giorni (15 mesi) con un addebito di 181,12 euro. Fatti i debiti conti risulta una tariffa, tutto compreso, di 0,8922 euro a metro cubo, e 0,41 euro al giorno per l’intera famiglia, cioè circa 10 centesimi di euro al giorno per ogni persona. Riportati al mese, sono più o meno 3 euro a persona…
A questo punto vorrei invitare i lettori a pensare per un attimo a quanto ognuno di noi spenda mediamente in un mese per consumi voluttuari: telefono cellulare (30 euro?), pay TV (15 euro?), abbonamento ADSL per internet (20 euro?), mantenimento dell’automobile (50 euro?). Possiamo veramente parlare di caro acqua? Di costi insopportabili per un bene che ogni giorno utilizziamo per bere, per cucinare, per l’igiene personale e della casa? Per un bene che molti utilizzano in modo improprio, per lavare le automobili o per annaffiare il giardino?
E’ vero, la nuova tariffa è aumentata rispetto a quelle precedenti. Sempre sui conti di casa mia, da 0,6043 a 0,8922 euro al metro cubo (1000 litri), cioè il 47,64% in più. Ricordo che in precedenza il costo reale del servizio idrico era comunque maggiore di quello sopportato dai cittadini; la differenza veniva ripianata dalle casse comunali, prelevando i fondi dalle normali entrate dell’ente (ICI, addizionale sull’IRPEF e così via) e sottraendoli quindi ad altri servizi. Ora l’intero costo dell’acqua si riversa sulle spalle del singolo cittadino: tre euro al mese…
Massimo M. Bonini
giovedì 23 aprile 2009
SAN GIORGIO
Il grande stendardo da parata della parrocchia di Casale.
Patrono della parrocchia di Casale, festeggiato il 23 Aprile.
Protettore di cavalieri, militari, armaioli e boy scout.
Nobile originario della Cappadocia, regione della moderna Turchia, bello e valoroso, divenne famoso, secondo la ben nota leggenda, per aver liberato gli abitanti di Silena da un feroce drago che ogni anno pretendeva il sacrificio di una principessa, con la minaccia di distruggere la città medesima. Il cavaliere caricò il mostro, lancia in resta e lo uccise; secondo un’altra versione lo rese invece inoffensivo e forse addirittura domestico. Quale ricompensa rifiutò oro, onori e financo la mano della principessa salvata, ma chiese e ottenne la conversione al cristianesimo di tutti i cittadini, con il re in testa.
Durante la persecuzione di Diocleziano, nel 303, rifiutò di abiurare la sua fede e resistette ad ogni lusinga, sinché fu condannato alla decapitazione.
Il culto di questo santo è diffuso in tutta l’Europa; la Chiesa orientale lo ha sempre considerato tra i più grandi servitori di Cristo, mentre in quella Cattolica sono recentemente sorti dubbi circa la sua reale esistenza, tanto che la sua festa è oggi prudentemente considerata facoltativa.
A Casale è rappresentato in una statua metallica del 1903, posta nella nicchia del coro, dietro l’altare maggiore della chiesa parrocchiale. Sue immagini esistevano inoltre alla cappelletta del Lisgeul, presso Arzo, ma ormai l’affresco è totalmente rovinato, e in quella che sorgeva un tempo a Ricciano, abbattuta poi per realizzare la piazzetta. Ancora si ricorda l’abitudine di mons. Belloni di celebrare periodicamente la messa presso quest’ultima, forse per consolare i poveri frazionisti, definiti tradizionalmente cägn (cani) per non avere una loro chiesa.
Protettore di cavalieri, militari, armaioli e boy scout.
Nobile originario della Cappadocia, regione della moderna Turchia, bello e valoroso, divenne famoso, secondo la ben nota leggenda, per aver liberato gli abitanti di Silena da un feroce drago che ogni anno pretendeva il sacrificio di una principessa, con la minaccia di distruggere la città medesima. Il cavaliere caricò il mostro, lancia in resta e lo uccise; secondo un’altra versione lo rese invece inoffensivo e forse addirittura domestico. Quale ricompensa rifiutò oro, onori e financo la mano della principessa salvata, ma chiese e ottenne la conversione al cristianesimo di tutti i cittadini, con il re in testa.
Durante la persecuzione di Diocleziano, nel 303, rifiutò di abiurare la sua fede e resistette ad ogni lusinga, sinché fu condannato alla decapitazione.
Il culto di questo santo è diffuso in tutta l’Europa; la Chiesa orientale lo ha sempre considerato tra i più grandi servitori di Cristo, mentre in quella Cattolica sono recentemente sorti dubbi circa la sua reale esistenza, tanto che la sua festa è oggi prudentemente considerata facoltativa.
A Casale è rappresentato in una statua metallica del 1903, posta nella nicchia del coro, dietro l’altare maggiore della chiesa parrocchiale. Sue immagini esistevano inoltre alla cappelletta del Lisgeul, presso Arzo, ma ormai l’affresco è totalmente rovinato, e in quella che sorgeva un tempo a Ricciano, abbattuta poi per realizzare la piazzetta. Ancora si ricorda l’abitudine di mons. Belloni di celebrare periodicamente la messa presso quest’ultima, forse per consolare i poveri frazionisti, definiti tradizionalmente cägn (cani) per non avere una loro chiesa.
Casale Corte Cerro – Sale parrocchiali del Baitino
25 Aprile – 3 Maggio 2009
MOSTRA FOTOGRAFICA
“SI LAVORAVA…“
appunti di archeologia industriale
Il rombo dell’acqua, lo stridere delle cinghie, il cigolìo dei perni…
Il truciolo che si arriccia, la polvere che vola, il baluginare del sole sulla superficie lucida degli attrezzi…
Il rancido del sego, il tanfo del tannino, il sudore…
Rumori, colori, odori… voci e immagini che furono e ancora rimangono, nella memoria, appena sotto la superficie, pronti a balzar fuori, più vividi che mai, ubbidendo allo scatto dell’otturatore. Attimi da immaginare, e far rivivere, e assaporare, prima che scompaiano del tutto… prima che scenda il buio.
Immagini Valerio Amadori
Testi Massimo M. Bonini
25 Aprile – 3 Maggio 2009
MOSTRA FOTOGRAFICA
“SI LAVORAVA…“
appunti di archeologia industriale
Il rombo dell’acqua, lo stridere delle cinghie, il cigolìo dei perni…
Il truciolo che si arriccia, la polvere che vola, il baluginare del sole sulla superficie lucida degli attrezzi…
Il rancido del sego, il tanfo del tannino, il sudore…
Rumori, colori, odori… voci e immagini che furono e ancora rimangono, nella memoria, appena sotto la superficie, pronti a balzar fuori, più vividi che mai, ubbidendo allo scatto dell’otturatore. Attimi da immaginare, e far rivivere, e assaporare, prima che scompaiano del tutto… prima che scenda il buio.
Immagini Valerio Amadori
Testi Massimo M. Bonini
MOSTRA FOTOGRAFICA DEL FOTOCLUB L'OBIETTIVO
Nel cortile della fontana del vino, per tutta la durata della festa patronale di San Giogio, il fotoclub Obiettivo di Casale Corte Cerro allestirà una mostra fotografica composta da stampe su tela in grande formato.
Il tema principale della mostra sono i paesaggi e gli scorci di Casale Corte Cerro e dintorni.
Inoltre verranno proiettate una serie di immagini fotografiche realizzate per la circostanza.
lunedì 20 aprile 2009
Notizie 19 Aprile 2009
CONSIGLIO COMUNALE
Don Enrico Manzini è cittadino onorario di Casale Corte Cerro. Lo ha deliberato all’unanimità il consiglio comunale, confermando una decisione già anticipata da tempo. La cerimonia per il conferimento ufficiale dell’onorificenza si terrà sabato 25 aprile, alle 9,45 presso la sala consiliare del municipio, in apertura delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione.
La seduta di consiglio del 15 aprile - che dovrebbe essere l’ultima della tornata amministrativa, prima delle elezioni del 6 e 7 giugno – si era aperta con i ringraziamenti del sindaco, Claudio Pizzi ai consiglieri, alla giunta e ai funzionari comunali per la fattiva collaborazione prestata durante i cinque anni trascorsi dal suo insediamento. Allo stesso tempo è stato espresso il cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito le popolazioni abruzzesi, alle quali, su proposta del gruppo di minoranza, sono stati destinati tutti i gettoni di presenza maturati dai consiglieri dall’inizio dell’anno in corso. Il sindaco ha poi comunicato che, a seguito della pubblica denuncia di inquinamento ambientale effettuata da alcuni cittadini tramite il foglio Vivere Casale, la polizia municipale ha aperto un’indagine per l’individuazione dei responsabili e di eventuali reati.
Punto centrale della seduta è stata l’approvazione del conto consuntivo 2008. Il documento - che quadra sulla cifra di 4 milioni circa, e vede un avanzo di amministrazione di poco quasi 89 mila euro, praticamente la stessa con cui chiuse la precedente amministrazione nel 2004, tenuto conto dell’inflazione e che costituisce un piccolo capitale a disposizione della prossima giunta – è stato approvato con i voti della maggioranza, mentre i consiglieri di minoranza si sono astenuti. Una piccola discussione si è avuta sull’argomento gestione delle acque, in merito al quale il sindaco ha tenuto a precisare come, per il 2009, il comune di Casale avrà investimenti, da parte del gestore unico Acque Novara e VCO, per oltre 300 mila euro a fronte di un esborso complessivo dei cittadini, tramite tariffe, di circa 240 mila.
Approvata anche la relazione tecnica a chiusura dei lavori di riassetto idrogeologico sugli alvei dei rii Loneglio, Cassinone, Grande e Vallessa. L’assessore all’ambiente, Massimo M. Bonini, ha ricordato come quest’atto permetta di applicare a una serie di terreni – già edificabili – le misure di protezione idrogeologica già previsti dagli strumenti urbanistici, facilitando così gli interventi richiesti dai proprietari.
Di scussa infine l’interpellanza con cui i consiglieri di minoranza chiedevano informazioni circa la possibile chiusura della scuola materna di Ramate. Il sindaco ha comunicato che nessuna conferma è giunta, al momento, circa il possibile allontanamento delle monache Giuseppine e ha assicurato che, nel caso tale ipotesi si dovesse verificare, vista l’età avanzata delle suore, l’intero consiglio sarà chiamato a valutare la situazione e a discutere le possibili soluzioni per il mantenimento del servizio.
DELIBERE DI GIUNTA
Seduta impegnativa,per la giunta municipale, quella dello scorso 15 aprile, con parecchie delibere di grande rilevanza.
E’ stato costituito un fondo di solidarietà a sostegno dei lavoratori che si trovino in difficoltà a causa del licenziamento o della messa in cassa integrazione guadagni. La dotazione iniziale è fissata a 2000 euro, per far fronte alle prime necessità, con l’impegno a un suo progressivo incremento.
Approvato il progetto per la realizzazione di un nuovo tratto fognario lungo via Gravellona, dalla Cereda sino alla zona artigianale del Gabbio. L’investimento, pari a quasi 87 mila euro, sarà a carico di Acque Nord Spa, società cui è affidata la gestione degli impianti nel nostro comune.
L’ufficio tecnico comunale è stato incaricato di predisporre il bando per l’affidamento della custodia al centro culturale Il Cerro di Ramate e per la gestione del bar.
Approvato anche il progetto, elaborato dei tecnici comunali, per la realizzazione di una pensilina alla fermata scuolabus di Arzo. I lavori, per una spesa di 7400 euro, verranno realizzati dal comitato dei frazionisti e godranno, per il momento, di un contributo di mille euro da parte del comune.
GIU’ LE BARRIERE
Sono terminati i lavori di adeguamento del palazzo comunale alle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sabato 18 aprile, con una breve cerimonia, è stato inaugurato il nuovo impianto ascensore che, unitamente alle rampe inclinate esterne, permette ora a chiunque di accedere comodamente sia ai servizi del piano terreno – ufficio postale, farmacia, polizia municipale – che a quelli del primo piano – ufficio tecnico, protocollo, tributi, anagrafe e stato civile – e alla sala consiliare del secondo piano.
Presenti all’inaugurazione, oltre al sindaco, alla giunta e a molti consiglieri comunali, anche i rappresentanti dell’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare (Uildm) Maria Luisa Cavesti e Andrea Vigna. Proprio quest’ultimo, dopo aver ‘collaudato’ personalmente il sistema, ha voluto ringraziare l’amministrazione per la sensibilità dimostrata, augurandosi che altri comuni ne seguano rapidamente l’esempio.
I lavori, costati nell’insieme circa 80 mila euro, erano stati finanziati l’anno scorso con fondi derivati dal bilancio comunale e da contributo della regione Piemonte.
IN VISTA DELLE ELEZIONI
Il comitato Insieme per Casale, che esprime l’attuale maggioranza in consiglio comunale, ha presentato attraverso il proprio sito internet (http://ilcittadino.ilcannocchiale.it) i candidati e il programma ufficiale per le elezioni comunali del 6 e 7 giugno prossimi.
Sotto la guida di Claudio Pizzi, di nuovo candidato alla carica di sindaco, si trovano le riconferme di Massimo M. Bonini, Alcide Calderoni, Pietro Foti, Mauro Giudici, Marco Guiglia, Roberto Pattoni e Grazia Richetti. Le new entries sono invece Claudia Cerutti di Tanchello, Lorenzo Fraschini e Giorgio Rapetti di Arzo, Ivano Giuliano del Gabbio, Elisa Moscatiello e Mara Trisconi di Casale centro, Lorenzo Nacca e Daniela Raviol del Motto, Salvatore Sorà di Ramate.
Un’equilibrata miscela di tradizione e rinnovamento – ha dichiarato Pizzi – per significare la continuità con l’azione condotta per cinque anni affiancata da nuove idee e nuove energie.
Cusio
RINVIATA LA PRIMA TAPPA DI SCOPRIAMO GIROLAGO
Le pessime condizioni atmosferiche hanno costretto l’Ecomuseo Cusius a rinviare a domenica 26 aprile la prima tappa di Scopriamo Girolago 2009. I programma rimane il medesimo, con raduno dei partecipanti e registrazione dalle 8,30 presso il Forum di Omegna, il trasferimento in battello a Oira e il percorso in direzione di Nonio e laghetti, monte Zuoli, Omegna, Borca con sosta pranzo, Crabbia, Pratolungo, Pettenasco. E’ richiesta la conferma dell’iscrizione, entro giovedì 23, al recapito telefonico 0323 89622 o tramite il sito internet http://www.lagodorta.net/.Restano confermate le date delle altre due tappe. Domenica 10 maggio Pettenasco – Gozzano e domenica 24 maggio Gozzano – Oira.
Don Enrico Manzini è cittadino onorario di Casale Corte Cerro. Lo ha deliberato all’unanimità il consiglio comunale, confermando una decisione già anticipata da tempo. La cerimonia per il conferimento ufficiale dell’onorificenza si terrà sabato 25 aprile, alle 9,45 presso la sala consiliare del municipio, in apertura delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione.
La seduta di consiglio del 15 aprile - che dovrebbe essere l’ultima della tornata amministrativa, prima delle elezioni del 6 e 7 giugno – si era aperta con i ringraziamenti del sindaco, Claudio Pizzi ai consiglieri, alla giunta e ai funzionari comunali per la fattiva collaborazione prestata durante i cinque anni trascorsi dal suo insediamento. Allo stesso tempo è stato espresso il cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito le popolazioni abruzzesi, alle quali, su proposta del gruppo di minoranza, sono stati destinati tutti i gettoni di presenza maturati dai consiglieri dall’inizio dell’anno in corso. Il sindaco ha poi comunicato che, a seguito della pubblica denuncia di inquinamento ambientale effettuata da alcuni cittadini tramite il foglio Vivere Casale, la polizia municipale ha aperto un’indagine per l’individuazione dei responsabili e di eventuali reati.
Punto centrale della seduta è stata l’approvazione del conto consuntivo 2008. Il documento - che quadra sulla cifra di 4 milioni circa, e vede un avanzo di amministrazione di poco quasi 89 mila euro, praticamente la stessa con cui chiuse la precedente amministrazione nel 2004, tenuto conto dell’inflazione e che costituisce un piccolo capitale a disposizione della prossima giunta – è stato approvato con i voti della maggioranza, mentre i consiglieri di minoranza si sono astenuti. Una piccola discussione si è avuta sull’argomento gestione delle acque, in merito al quale il sindaco ha tenuto a precisare come, per il 2009, il comune di Casale avrà investimenti, da parte del gestore unico Acque Novara e VCO, per oltre 300 mila euro a fronte di un esborso complessivo dei cittadini, tramite tariffe, di circa 240 mila.
Approvata anche la relazione tecnica a chiusura dei lavori di riassetto idrogeologico sugli alvei dei rii Loneglio, Cassinone, Grande e Vallessa. L’assessore all’ambiente, Massimo M. Bonini, ha ricordato come quest’atto permetta di applicare a una serie di terreni – già edificabili – le misure di protezione idrogeologica già previsti dagli strumenti urbanistici, facilitando così gli interventi richiesti dai proprietari.
Di scussa infine l’interpellanza con cui i consiglieri di minoranza chiedevano informazioni circa la possibile chiusura della scuola materna di Ramate. Il sindaco ha comunicato che nessuna conferma è giunta, al momento, circa il possibile allontanamento delle monache Giuseppine e ha assicurato che, nel caso tale ipotesi si dovesse verificare, vista l’età avanzata delle suore, l’intero consiglio sarà chiamato a valutare la situazione e a discutere le possibili soluzioni per il mantenimento del servizio.
DELIBERE DI GIUNTA
Seduta impegnativa,per la giunta municipale, quella dello scorso 15 aprile, con parecchie delibere di grande rilevanza.
E’ stato costituito un fondo di solidarietà a sostegno dei lavoratori che si trovino in difficoltà a causa del licenziamento o della messa in cassa integrazione guadagni. La dotazione iniziale è fissata a 2000 euro, per far fronte alle prime necessità, con l’impegno a un suo progressivo incremento.
Approvato il progetto per la realizzazione di un nuovo tratto fognario lungo via Gravellona, dalla Cereda sino alla zona artigianale del Gabbio. L’investimento, pari a quasi 87 mila euro, sarà a carico di Acque Nord Spa, società cui è affidata la gestione degli impianti nel nostro comune.
L’ufficio tecnico comunale è stato incaricato di predisporre il bando per l’affidamento della custodia al centro culturale Il Cerro di Ramate e per la gestione del bar.
Approvato anche il progetto, elaborato dei tecnici comunali, per la realizzazione di una pensilina alla fermata scuolabus di Arzo. I lavori, per una spesa di 7400 euro, verranno realizzati dal comitato dei frazionisti e godranno, per il momento, di un contributo di mille euro da parte del comune.
GIU’ LE BARRIERE
Sono terminati i lavori di adeguamento del palazzo comunale alle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sabato 18 aprile, con una breve cerimonia, è stato inaugurato il nuovo impianto ascensore che, unitamente alle rampe inclinate esterne, permette ora a chiunque di accedere comodamente sia ai servizi del piano terreno – ufficio postale, farmacia, polizia municipale – che a quelli del primo piano – ufficio tecnico, protocollo, tributi, anagrafe e stato civile – e alla sala consiliare del secondo piano.
Presenti all’inaugurazione, oltre al sindaco, alla giunta e a molti consiglieri comunali, anche i rappresentanti dell’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare (Uildm) Maria Luisa Cavesti e Andrea Vigna. Proprio quest’ultimo, dopo aver ‘collaudato’ personalmente il sistema, ha voluto ringraziare l’amministrazione per la sensibilità dimostrata, augurandosi che altri comuni ne seguano rapidamente l’esempio.
I lavori, costati nell’insieme circa 80 mila euro, erano stati finanziati l’anno scorso con fondi derivati dal bilancio comunale e da contributo della regione Piemonte.
IN VISTA DELLE ELEZIONI
Il comitato Insieme per Casale, che esprime l’attuale maggioranza in consiglio comunale, ha presentato attraverso il proprio sito internet (http://ilcittadino.ilcannocchiale.it) i candidati e il programma ufficiale per le elezioni comunali del 6 e 7 giugno prossimi.
Sotto la guida di Claudio Pizzi, di nuovo candidato alla carica di sindaco, si trovano le riconferme di Massimo M. Bonini, Alcide Calderoni, Pietro Foti, Mauro Giudici, Marco Guiglia, Roberto Pattoni e Grazia Richetti. Le new entries sono invece Claudia Cerutti di Tanchello, Lorenzo Fraschini e Giorgio Rapetti di Arzo, Ivano Giuliano del Gabbio, Elisa Moscatiello e Mara Trisconi di Casale centro, Lorenzo Nacca e Daniela Raviol del Motto, Salvatore Sorà di Ramate.
Un’equilibrata miscela di tradizione e rinnovamento – ha dichiarato Pizzi – per significare la continuità con l’azione condotta per cinque anni affiancata da nuove idee e nuove energie.
Cusio
RINVIATA LA PRIMA TAPPA DI SCOPRIAMO GIROLAGO
Le pessime condizioni atmosferiche hanno costretto l’Ecomuseo Cusius a rinviare a domenica 26 aprile la prima tappa di Scopriamo Girolago 2009. I programma rimane il medesimo, con raduno dei partecipanti e registrazione dalle 8,30 presso il Forum di Omegna, il trasferimento in battello a Oira e il percorso in direzione di Nonio e laghetti, monte Zuoli, Omegna, Borca con sosta pranzo, Crabbia, Pratolungo, Pettenasco. E’ richiesta la conferma dell’iscrizione, entro giovedì 23, al recapito telefonico 0323 89622 o tramite il sito internet http://www.lagodorta.net/.Restano confermate le date delle altre due tappe. Domenica 10 maggio Pettenasco – Gozzano e domenica 24 maggio Gozzano – Oira.
mercoledì 15 aprile 2009
IN VISTA DELLE ELEZIONI COMUNALI
Il Comitato "Insieme per Casale" comunica che al suo sito http://ilcittadino.ilcannocchiale.it sono reperibili le proposte dell'attuale gruppo di maggioranza in consiglio comunale per le prossime elezioni amministrative.
In particolare sono presenti il programma elettorale e la lista ufficiale dei candidati.
POLITICA URBANISTICA
Sono passati ormai cinque anni dall’insediamento di questa amministrazione comunale. Ricordo come, nel giugno 2004, il compito che mi fu affidato dai colleghi consiglieri fosse quello di rivedere e correggere profondamente le impostazioni di politica urbanistica perseguite dalle precedenti amministrazioni. Questo era stato il principale impegno assunto in campagna elettorale, il problema più sentito dagli elettori, l’argomento fondamentale sul quale si era giocata – e vinta, con ampio margine - la scommessa di “Insieme per Casale”. A Casale si era costruito troppo e male: occorreva mettere un freno.
In quel momento era appena stata adottata una variante generale al piano regolatore vigente, variante che si trovava al vaglio dei competenti uffici regionali per le verifiche di rito. Il lavoro dell’assessorato all’Urbanistica fu, in quei mesi d’estate e inizio autunno, tutto concentrato sul come adempiere agli impegni presi senza strangolare l’attività edilizia e, soprattutto, senza deludere le aspettative di quei singoli cittadini che da tempo sognavano la casa per la propria famiglia. Innumerevoli furono i contatti con tecnici e organismi di controllo e gravoso il lavoro svolto. Due le alternative che si prospettavano: la revoca di tutta la procedura di variante, avviata ormai da più di tre anni, con l’immediata impostazione di un piano regolatore generale tutto nuovo o il tentativo di correggere la procedura in corso, apportandovi quelle modifiche che l’avrebbero resa idonea a soddisfare le aspettative. Fu scelta la seconda strada, nella convinzione che avrebbe portato ai risultati minimi indispensabili in tempi ragionevoli, certamente inferiori a quelli richiesti dalla seconda ipotesi.
La scelta fu quindi di mantenere, fondamentalmente, le ipotesi di nuove edificazioni per abitazioni unifamiliari o comunque di piccole dimensioni, andando invece a stralciare le previsioni di grossi interventi, tipici di società immobiliari che perseguono il tornaconto, spesso a scapito della qualità di quanto costruiscono. Anche qui, però, con il dovuto discernimento, perché interventi di grandi dimensioni - purché opportunamente localizzati, pilotati e controllati – possono portare a risultati di grande importanza per l’intera comunità. Nello stesso tempo si decise di inserire tra le previsioni alcune piccole opere infrastrutturali che migliorassero la vivibilità di alcune zone dell’abitato, in particolare alcuni collegamenti viari e pedonali interni al sistema delle frazioni.
Quanto sia poi successo, è sotto gli occhi di tutti. Il lavoro di progettazione, concluso comunque in meno di un anno, è finito tra le tenaglie di una burocrazia regionale che continua a passare le competenze da un ufficio all’altro, ad evitare di decidere, a rimpallare le responsabilità. E’ di questi ultimi giorni l’adozione in consiglio comunale dell’ennesima versione di alcune schede geologiche che, in fondo, dicono le stesse cose di quelle approntate quattro anni or sono, ma senza le quali la procedura approvativi rimane arenata da qualche parte.
Rimane la speranza, seppur sempre più flebile, di poter mettere la parola fine a questo tormento, ma quanto otterremo sarà ormai pressoché inutile. Quanto di edificabile era previsto dalla variante è di fatto stato edificato attraverso i meccanismi di deroga contenuti nelle leggi regionali, pochissimo è quanto rimane fattibile e quindi irrisori – a differenza di quanto qualcuno va proclamando - i profitti, anche economici, che il comune ne potrà ancora ricavare.
Da tutto ciò, quindi la considerazione inevitabile: Casale ha ormai bisogno di un piano regolatore generale nuovo, moderno, ispirato a scelte Urbanistiche (parola scritta, non a caso, con la U maiuscola) e slegato da basse logiche di bottega o, peggio, di convenienza elettorale. Sperando poi che gli infiniti laccioli burocratici non lo facciano nascere, ancora una volta, già vecchio.
In quel momento era appena stata adottata una variante generale al piano regolatore vigente, variante che si trovava al vaglio dei competenti uffici regionali per le verifiche di rito. Il lavoro dell’assessorato all’Urbanistica fu, in quei mesi d’estate e inizio autunno, tutto concentrato sul come adempiere agli impegni presi senza strangolare l’attività edilizia e, soprattutto, senza deludere le aspettative di quei singoli cittadini che da tempo sognavano la casa per la propria famiglia. Innumerevoli furono i contatti con tecnici e organismi di controllo e gravoso il lavoro svolto. Due le alternative che si prospettavano: la revoca di tutta la procedura di variante, avviata ormai da più di tre anni, con l’immediata impostazione di un piano regolatore generale tutto nuovo o il tentativo di correggere la procedura in corso, apportandovi quelle modifiche che l’avrebbero resa idonea a soddisfare le aspettative. Fu scelta la seconda strada, nella convinzione che avrebbe portato ai risultati minimi indispensabili in tempi ragionevoli, certamente inferiori a quelli richiesti dalla seconda ipotesi.
La scelta fu quindi di mantenere, fondamentalmente, le ipotesi di nuove edificazioni per abitazioni unifamiliari o comunque di piccole dimensioni, andando invece a stralciare le previsioni di grossi interventi, tipici di società immobiliari che perseguono il tornaconto, spesso a scapito della qualità di quanto costruiscono. Anche qui, però, con il dovuto discernimento, perché interventi di grandi dimensioni - purché opportunamente localizzati, pilotati e controllati – possono portare a risultati di grande importanza per l’intera comunità. Nello stesso tempo si decise di inserire tra le previsioni alcune piccole opere infrastrutturali che migliorassero la vivibilità di alcune zone dell’abitato, in particolare alcuni collegamenti viari e pedonali interni al sistema delle frazioni.
Quanto sia poi successo, è sotto gli occhi di tutti. Il lavoro di progettazione, concluso comunque in meno di un anno, è finito tra le tenaglie di una burocrazia regionale che continua a passare le competenze da un ufficio all’altro, ad evitare di decidere, a rimpallare le responsabilità. E’ di questi ultimi giorni l’adozione in consiglio comunale dell’ennesima versione di alcune schede geologiche che, in fondo, dicono le stesse cose di quelle approntate quattro anni or sono, ma senza le quali la procedura approvativi rimane arenata da qualche parte.
Rimane la speranza, seppur sempre più flebile, di poter mettere la parola fine a questo tormento, ma quanto otterremo sarà ormai pressoché inutile. Quanto di edificabile era previsto dalla variante è di fatto stato edificato attraverso i meccanismi di deroga contenuti nelle leggi regionali, pochissimo è quanto rimane fattibile e quindi irrisori – a differenza di quanto qualcuno va proclamando - i profitti, anche economici, che il comune ne potrà ancora ricavare.
Da tutto ciò, quindi la considerazione inevitabile: Casale ha ormai bisogno di un piano regolatore generale nuovo, moderno, ispirato a scelte Urbanistiche (parola scritta, non a caso, con la U maiuscola) e slegato da basse logiche di bottega o, peggio, di convenienza elettorale. Sperando poi che gli infiniti laccioli burocratici non lo facciano nascere, ancora una volta, già vecchio.
Massimo M. Bonini - Assessore all'Urbanistica
pubblicato in Il Cittadino, aprile 2009
domenica 12 aprile 2009
Notizie 12 Aprile 2009
FESTA PATRONALE DI SAN GIORGIO - IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI
Giovedì 23 aprile, festa liturgica del santo, Messa concelebrata dai sacerdoti dell’unita’ pastorale alle 20,30
Venerdì 24, alle 19 apertura grande stand gastronomico: happy hour con birra a caduta e cena con specialità messicane; alle 20,30 apertura della “Tana del drago”, grande pesca di beneficienza e musica dal vivo con Pentagrami Rock-Folk da Domodossola.
Sabato 25 aprile, alle 9,45 presso la sala consiliare del municipio, cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a don Enrico Manzini. Alle 11 Messa al cimitero in suffragio dei caduti per la Liberazione, seguita da commemorazione ufficiale al parco della Rimembranze. Alle 15 antichi giochi da fiera, apertura della Fontana del Vino e della vendita di torte di pane; al Baitino inaugurazione della mostre di modellismo “Lego” e di fotografia. Alle 21 antiche danze popolari piemontesi con la Compagnia dl’Erba Bona.
Domenica 26 aprile, dalle 10 torneo di calcio “Trofeo san Giorgio” riservato alla categoria Pulcini, presso il campo sportivo di via Nazioni Unite. Alle 11 Messa solenne, con la presenza di priora e vicepriora, animata dalla corale di Casale e Crusinallo, seguita da aperitivo nel cortile della fontana del vino. Alle 15,30 Vespri e processione con il gruppo musicale Pietro Mascagni. Alle 21 serata musicale con Mauro e Morgana.
Lunedì 27 aprile alle 10 Messa per tutti i defunti e processione al cimitero. Alle 15,30 pomeriggio in allegria per ragazzi ed anziani a cura dell’associazione per la Promozione dell’Anziano e del gruppo giovanile Alekos. Alle 20 camminata non competitiva “Ricordando Adriana” e alle 21 serata musicale con Emanuele Di Bari.
Giovedì 30 aprile alle 19 happy hour con birra a caduta e specialità messicane, alle 21 rock con la Piccola Orchestra Karasciò.
Venerdì 1 maggio alle 12,30 pranzo sociale con musica e animazione, alle 16 antichi giochi popolari da fiera e alle 21,30 serata rock con i Rockbuster di Omegna.
Sabato 2 maggio, alle 21,30 serata in musica con il Duo Bessi.
Domenica 3 maggio, a partire dalle 10 torneo calcio “Trofeo San Giorgio” riservato alla categoria Piccoli Amici. Alle 21 grande concerto del gruppo musicale Pietro Mascagni di Casale Corte Cerro.
Durante l’intero periodo dei festeggiamenti funzionerà il fornitissimo stand enogastronomico del “Tendone”.
LAVORI PUBBLICI
La giunta municipale ha recentemente approvato il progetto esecutivo per una serie di lavori di sistemazione stradale, in particolare riasfaltature, resi necessari dalle frequenti nevicate dell’inverno appena concluso.
Gli interventi, per un investimento totale di 30 mila euro, saranno effettuati nelle prossime settimane nel capoluogo e a Montebuglio, Ramate, Ricciano e Cereda.
SCHERMAGLIE ELETTORALI
Si avvicina la scadenza del 6 e 7 giugno - date previste per le consultazioni elettorali che vedranno, tra l’altro, il rinnovo dell’amministrazione comunale casalese - e i diversi gruppi cominciano a ‘scaldare i motori’.
Già da alcune settimane circolano documenti che annunciano la presentazione di un a lista denominata Vivere Casale. Dovrebbe essere capitanata da Paolo Dellavedova, di Crottofantone, e comprendere, tra gli altri, i nomi di quattro dei cinque attuali consiglieri di minoranza.
Il gruppo Insieme per Casale, attuale maggioranza in consiglio comunale, non ha ancora parlato di candidature ufficiali, anche se lascia chiaramente intendere che Claudio Pizzi sarà riproposto per la carica di sindaco e che saranno presenti in lista molti dei consiglieri già in carica. Ha però distribuito – in formato cartaceo e via internet (http://ilcittadino.ilcannocchiale.it) – il foglio Il Cittadino, con il bilancio consuntivo dei cinque anni di amministrazione.
LIETI EVENTI
I migliori auguri ai piccoli Anna Galizia, Matteo Vallante e Giorgia Beatrice Grandi, recentemente entrati a far parte della comunità parrocchiale di San Giorgio con la cerimonia del Battesimo.
Auguri anche a Pio ed Elisa Lagostina per il significativo anniversario di nozze recentemente festeggiato.
LUTTO
Giovedì 23 aprile, festa liturgica del santo, Messa concelebrata dai sacerdoti dell’unita’ pastorale alle 20,30
Venerdì 24, alle 19 apertura grande stand gastronomico: happy hour con birra a caduta e cena con specialità messicane; alle 20,30 apertura della “Tana del drago”, grande pesca di beneficienza e musica dal vivo con Pentagrami Rock-Folk da Domodossola.
Sabato 25 aprile, alle 9,45 presso la sala consiliare del municipio, cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a don Enrico Manzini. Alle 11 Messa al cimitero in suffragio dei caduti per la Liberazione, seguita da commemorazione ufficiale al parco della Rimembranze. Alle 15 antichi giochi da fiera, apertura della Fontana del Vino e della vendita di torte di pane; al Baitino inaugurazione della mostre di modellismo “Lego” e di fotografia. Alle 21 antiche danze popolari piemontesi con la Compagnia dl’Erba Bona.
Domenica 26 aprile, dalle 10 torneo di calcio “Trofeo san Giorgio” riservato alla categoria Pulcini, presso il campo sportivo di via Nazioni Unite. Alle 11 Messa solenne, con la presenza di priora e vicepriora, animata dalla corale di Casale e Crusinallo, seguita da aperitivo nel cortile della fontana del vino. Alle 15,30 Vespri e processione con il gruppo musicale Pietro Mascagni. Alle 21 serata musicale con Mauro e Morgana.
Lunedì 27 aprile alle 10 Messa per tutti i defunti e processione al cimitero. Alle 15,30 pomeriggio in allegria per ragazzi ed anziani a cura dell’associazione per la Promozione dell’Anziano e del gruppo giovanile Alekos. Alle 20 camminata non competitiva “Ricordando Adriana” e alle 21 serata musicale con Emanuele Di Bari.
Giovedì 30 aprile alle 19 happy hour con birra a caduta e specialità messicane, alle 21 rock con la Piccola Orchestra Karasciò.
Venerdì 1 maggio alle 12,30 pranzo sociale con musica e animazione, alle 16 antichi giochi popolari da fiera e alle 21,30 serata rock con i Rockbuster di Omegna.
Sabato 2 maggio, alle 21,30 serata in musica con il Duo Bessi.
Domenica 3 maggio, a partire dalle 10 torneo calcio “Trofeo San Giorgio” riservato alla categoria Piccoli Amici. Alle 21 grande concerto del gruppo musicale Pietro Mascagni di Casale Corte Cerro.
Durante l’intero periodo dei festeggiamenti funzionerà il fornitissimo stand enogastronomico del “Tendone”.
LAVORI PUBBLICI
La giunta municipale ha recentemente approvato il progetto esecutivo per una serie di lavori di sistemazione stradale, in particolare riasfaltature, resi necessari dalle frequenti nevicate dell’inverno appena concluso.
Gli interventi, per un investimento totale di 30 mila euro, saranno effettuati nelle prossime settimane nel capoluogo e a Montebuglio, Ramate, Ricciano e Cereda.
SCHERMAGLIE ELETTORALI
Si avvicina la scadenza del 6 e 7 giugno - date previste per le consultazioni elettorali che vedranno, tra l’altro, il rinnovo dell’amministrazione comunale casalese - e i diversi gruppi cominciano a ‘scaldare i motori’.
Già da alcune settimane circolano documenti che annunciano la presentazione di un a lista denominata Vivere Casale. Dovrebbe essere capitanata da Paolo Dellavedova, di Crottofantone, e comprendere, tra gli altri, i nomi di quattro dei cinque attuali consiglieri di minoranza.
Il gruppo Insieme per Casale, attuale maggioranza in consiglio comunale, non ha ancora parlato di candidature ufficiali, anche se lascia chiaramente intendere che Claudio Pizzi sarà riproposto per la carica di sindaco e che saranno presenti in lista molti dei consiglieri già in carica. Ha però distribuito – in formato cartaceo e via internet (http://ilcittadino.ilcannocchiale.it) – il foglio Il Cittadino, con il bilancio consuntivo dei cinque anni di amministrazione.
LIETI EVENTI
I migliori auguri ai piccoli Anna Galizia, Matteo Vallante e Giorgia Beatrice Grandi, recentemente entrati a far parte della comunità parrocchiale di San Giorgio con la cerimonia del Battesimo.
Auguri anche a Pio ed Elisa Lagostina per il significativo anniversario di nozze recentemente festeggiato.
LUTTO
E’ scomparsa Rita Ferrari Valsesia, 99 anni, di Ramate. Ai famigliari e agli amici le più sentite condoglianze della redazione.
domenica 5 aprile 2009
Notizie 5 Aprile 2009
SETTIMANA SANTA E PASQUA
Il programma delle celebrazioni nella parrocchia di San Giorgio.
Giovedì 9 aprile, alle 20,30 Messa in Coena Domini con la cerimonia della lavanda dei piedi, seguita da Adorazione Eucaristica. Venerdì 10, alle 18 funzione in chiesa parrocchiale; alle 20,30 Via Crucis al Getsemani, animata dai Legionari di Cristo. Sabato 11, alle 22,30 Veglia Pasquale.
Le funzioni di domenica 12 seguiranno il normale orario festivo e durante la Messa delle 11 si svolgerà la benedizione delle uova.
Lunedì 13, alle 11 Messa in chiesa parrocchiale.
PER LA TORTA DI SAN GIORGIO
E’ aperta la raccolta degli ingredienti per il confezionamento della torta del pane da distribuire durante i festeggiamenti patronali di fine mese. Si cercano in particolare latte, amaretti, zucchero, cioccolato fondente, vanillina, uova e limoni. Il tutto può essere consegnato in casa parrocchiale ogni mattina, tra le 10 e mezzogiorno.
E’ ancora aperta anche la raccolta di doni per la pesca di beneficenza, in particolare bottiglie di vino, purché munite di regolare etichetta commerciale.
Il programma delle celebrazioni nella parrocchia di San Giorgio.
Giovedì 9 aprile, alle 20,30 Messa in Coena Domini con la cerimonia della lavanda dei piedi, seguita da Adorazione Eucaristica. Venerdì 10, alle 18 funzione in chiesa parrocchiale; alle 20,30 Via Crucis al Getsemani, animata dai Legionari di Cristo. Sabato 11, alle 22,30 Veglia Pasquale.
Le funzioni di domenica 12 seguiranno il normale orario festivo e durante la Messa delle 11 si svolgerà la benedizione delle uova.
Lunedì 13, alle 11 Messa in chiesa parrocchiale.
PER LA TORTA DI SAN GIORGIO
E’ aperta la raccolta degli ingredienti per il confezionamento della torta del pane da distribuire durante i festeggiamenti patronali di fine mese. Si cercano in particolare latte, amaretti, zucchero, cioccolato fondente, vanillina, uova e limoni. Il tutto può essere consegnato in casa parrocchiale ogni mattina, tra le 10 e mezzogiorno.
E’ ancora aperta anche la raccolta di doni per la pesca di beneficenza, in particolare bottiglie di vino, purché munite di regolare etichetta commerciale.
Ciao, Germano
Il vecchio pullman OM con la scritta Comazzi sulla fiancata arrivava arrancando su per la salita di Crusinallo e alla guida c’era lui, elegante nella sua uniforme azzurra e con quel berretto dall’ala lucida che gli dava un’aria da grand’ufficiale. Che orgoglio allora per me, bimbo di pochi anni, poterlo indicare ai miei amici dicendo: “Quello lì che guida la corriera è il mio zio Germano”. E’ il primo ricordo che ho di lui, Germano Lianò, di Casale centro, scomparso pochi giorni fa, all’età di 73 anni, portato via da quel ‘male del secolo’ che nel giro di pochi mesi lo aveva ridotto al fantasma di sé stesso.
E poi lo ricordo nella sua vecchia casa, proprio di fronte alla chiesa parrocchiale, sotto il campanile, dove lui e l’Alda abitavano uss a uss con l’Ettore e la Carla Colombo.
E ancora quando insieme a suo cognato, mio padre, dopo una settimana di lavoro riapriva la vecchia officina del nonno e trascorreva il week end a fondere pezzi di rubinetteria per arrotondare il salario. Lavoro duro, spiacevole, ma c’erano i figli da tirar grandi e la casa nuova da costruire… La sua casa, laggiù in fondo alla via dei Pioppi, con quel grande giardino sempre curato, punteggiato di arbusti da fiore e alberi da frutto. La passione di una vita.
Negli ultimi anni abbiamo lavorato spesso fianco a fianco, nelle mille attività della parrocchia, nell’impegno per il nuovo oratorio. E’ così che piace ricordarlo, uomo di poche parole e di conseguente grande saggezza, sempre pronto a dare una mano senza nulla chiedere in cambio.
Qualcuno al suo funerale ha detto: “Se mi amate veramente, smettete di piangere per me” e don Pietro ha aggiunto: “Il suo è stato un grande esempio. Se lo volgiamo onorare, raccogliamo questo esempio e proseguiamo il suo impegno”.
E così sia.
Massimo M. Bonini
E poi lo ricordo nella sua vecchia casa, proprio di fronte alla chiesa parrocchiale, sotto il campanile, dove lui e l’Alda abitavano uss a uss con l’Ettore e la Carla Colombo.
E ancora quando insieme a suo cognato, mio padre, dopo una settimana di lavoro riapriva la vecchia officina del nonno e trascorreva il week end a fondere pezzi di rubinetteria per arrotondare il salario. Lavoro duro, spiacevole, ma c’erano i figli da tirar grandi e la casa nuova da costruire… La sua casa, laggiù in fondo alla via dei Pioppi, con quel grande giardino sempre curato, punteggiato di arbusti da fiore e alberi da frutto. La passione di una vita.
Negli ultimi anni abbiamo lavorato spesso fianco a fianco, nelle mille attività della parrocchia, nell’impegno per il nuovo oratorio. E’ così che piace ricordarlo, uomo di poche parole e di conseguente grande saggezza, sempre pronto a dare una mano senza nulla chiedere in cambio.
Qualcuno al suo funerale ha detto: “Se mi amate veramente, smettete di piangere per me” e don Pietro ha aggiunto: “Il suo è stato un grande esempio. Se lo volgiamo onorare, raccogliamo questo esempio e proseguiamo il suo impegno”.
E così sia.
Massimo M. Bonini
mercoledì 1 aprile 2009
LA CAMPANA DEL VILLAGGIO
“Va giù sonàa l’Aimäriä. E sonlä polit…” Era la frase con cui mia nonna Amelia, mitica fabbriciera della chiesa di San Tommaso in Montebuglio, mi spediva, al momento del crepuscolo, a suonare quella campana ‘mezzana’ – nel senso di mezza misura – che con la sua serie di rintocchi (almeno quindici, questo significava “suonarla bene”) segnava l’inizio e la fine di ogni giornata.
L’Ave Maria - il richiamo dei fedeli alla preghiera - così come il mezzogiorno, il tocco delle ore e delle mezze, i tre segnali delle Messe, le Agonie dei defunti, gli auguri agli sposi, i concerti a festa, il battere a martello dell’allarme. Per secoli hanno scandito le ore della giornata, hanno segnato i momenti del lavoro e del riposo, della gioia e del dolore, della festa e della preoccupazione.
Un altro ricordo vivido dell’infanzia è quello di mio padre, Adriano, nella cella campanaria, a battere con i pugni chiusi sui cinque tasti del meccanismo che aveva collegato ai batacchi delle altrettante campane con un gioco complicato di leve e ‘cordine’ d’acciaio, a formare quel rudimentale pianoforte con cui riusciva a scandire i motivi dei grandi inni cattolici - Noi vogliam Dio, Mira il tuo popolo, Christus vincit – o di semplici canzoni popolari. Era la mattina della festa del Balmello, ultima domenica di maggio, ma nessuno se la prendeva per esser stato svegliato da quell’allegro e maestoso carillon.
E ancora ricordo mio bisnonno materno, Michele Calderoni, ël costeuri (il custode, nel senso di sagrestano e campanaro) della chiesa di San Giorgio in Casale. Per una vita intera scandì le sue giornate sul ritmo del campanile, lasciando la sua bottega di calzolaio, o la sua casa della Cäràal, mattina, mezzogiorno e sera, per recarsi a governare quelle ‘cinque creature’ – e la tich e tach nei giorni della Settimana Santa – sentendolo come un dovere nei confronti della comunità, civile e religiosa.
Ël gh’ha cinq cämpän, ël neust cämpänin, ël sonä lä serä e’l sonä ‘l mätin… Ël sonä dë meurt, lä Biondä e dä spos, ël sonä misdì e mai l’è noios… Ël gh’ha fin l’orlòcc chë’l sonä tucc ij or, e ‘l da fin l’ävis së vëgn l’esator… (traduco, a beneficio dei forèst: Ha cinque campane, il nostro campanile, suona di sera e di mattina… Suona a lutto, la Bionda e per gli sposi, suona mezzogiorno e non è mai noioso… Ha persino l’orologio che suona ogni ora, avvisa persino quando arriva l’esattore…) Versi di una vecchia canzoncina, considerata da molti l’inno dei casalesi, che Luigi Gedda e Costantino Calderoni dedicarono al campanile di Casale, ma che si adatterebbe perfettamente anche a quello di Montebuglio o di ogni altro paese.
Altri tempi, quando bastava una torre con cinque campane per far vibrare d’orgoglio – non per nulla definito campanilistico – il cuore di ogni paesano. Oggi vanno di moda la privacy e la diplomazia, ‘virtù’ in nome delle quali autorità un po’ pusillanimi ‘calano le brache’ di fronte alle recriminazioni dell’ultimo venuto o di chi fa la voce grossa sventolando qualche pezzo di carta bollata.
“Se voi suonerete le vostre trombe, risponderemo con le nostre campane” è la frase con cui, si dice, abbia risposto Pier Capponi, priore del comune di Firenze, ai messi del re di Francia, che minacciavano di far suonare l’assalto alle mura cittadine se la municipalità non avesse capitolato ai loro prepotenti voleri e spalancato le porte alle loro armate.
Altri tempi, Maramaldo!..
Oggi più che trombe guerriere girano dei gran ‘tromboni’, e le campane… ne fanno le spese.
Massimo M. Bonini
vecchio nostalgico
L’Ave Maria - il richiamo dei fedeli alla preghiera - così come il mezzogiorno, il tocco delle ore e delle mezze, i tre segnali delle Messe, le Agonie dei defunti, gli auguri agli sposi, i concerti a festa, il battere a martello dell’allarme. Per secoli hanno scandito le ore della giornata, hanno segnato i momenti del lavoro e del riposo, della gioia e del dolore, della festa e della preoccupazione.
Un altro ricordo vivido dell’infanzia è quello di mio padre, Adriano, nella cella campanaria, a battere con i pugni chiusi sui cinque tasti del meccanismo che aveva collegato ai batacchi delle altrettante campane con un gioco complicato di leve e ‘cordine’ d’acciaio, a formare quel rudimentale pianoforte con cui riusciva a scandire i motivi dei grandi inni cattolici - Noi vogliam Dio, Mira il tuo popolo, Christus vincit – o di semplici canzoni popolari. Era la mattina della festa del Balmello, ultima domenica di maggio, ma nessuno se la prendeva per esser stato svegliato da quell’allegro e maestoso carillon.
E ancora ricordo mio bisnonno materno, Michele Calderoni, ël costeuri (il custode, nel senso di sagrestano e campanaro) della chiesa di San Giorgio in Casale. Per una vita intera scandì le sue giornate sul ritmo del campanile, lasciando la sua bottega di calzolaio, o la sua casa della Cäràal, mattina, mezzogiorno e sera, per recarsi a governare quelle ‘cinque creature’ – e la tich e tach nei giorni della Settimana Santa – sentendolo come un dovere nei confronti della comunità, civile e religiosa.
Ël gh’ha cinq cämpän, ël neust cämpänin, ël sonä lä serä e’l sonä ‘l mätin… Ël sonä dë meurt, lä Biondä e dä spos, ël sonä misdì e mai l’è noios… Ël gh’ha fin l’orlòcc chë’l sonä tucc ij or, e ‘l da fin l’ävis së vëgn l’esator… (traduco, a beneficio dei forèst: Ha cinque campane, il nostro campanile, suona di sera e di mattina… Suona a lutto, la Bionda e per gli sposi, suona mezzogiorno e non è mai noioso… Ha persino l’orologio che suona ogni ora, avvisa persino quando arriva l’esattore…) Versi di una vecchia canzoncina, considerata da molti l’inno dei casalesi, che Luigi Gedda e Costantino Calderoni dedicarono al campanile di Casale, ma che si adatterebbe perfettamente anche a quello di Montebuglio o di ogni altro paese.
Altri tempi, quando bastava una torre con cinque campane per far vibrare d’orgoglio – non per nulla definito campanilistico – il cuore di ogni paesano. Oggi vanno di moda la privacy e la diplomazia, ‘virtù’ in nome delle quali autorità un po’ pusillanimi ‘calano le brache’ di fronte alle recriminazioni dell’ultimo venuto o di chi fa la voce grossa sventolando qualche pezzo di carta bollata.
“Se voi suonerete le vostre trombe, risponderemo con le nostre campane” è la frase con cui, si dice, abbia risposto Pier Capponi, priore del comune di Firenze, ai messi del re di Francia, che minacciavano di far suonare l’assalto alle mura cittadine se la municipalità non avesse capitolato ai loro prepotenti voleri e spalancato le porte alle loro armate.
Altri tempi, Maramaldo!..
Oggi più che trombe guerriere girano dei gran ‘tromboni’, e le campane… ne fanno le spese.
Massimo M. Bonini
vecchio nostalgico
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