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domenica 31 gennaio 2010

Notizie 31 Gennaio 2010

SOLIDARIETA’
La raccolta straordinaria di fondi a favore dei terremotati di Haiti, svoltasi domenica 24 gennaio, ha fruttato oltre 1900 euro. Verranno inviati tramite la Caritas diocesana.
Al Sermig di Torino verranno invece convogliati i generi alimentari, prodotti igienici e medicinali, raccolti anche questi in grande quantità.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa.

CARNEVALE ALL’ORATORIO
Il gruppo famiglie dell’oratorio Casa del Giovane organizza per sabato 13 febbraio una cena di carnevale alla quale sono invitati grandi e piccini.
Prenotazione obbligatoria, entro mercoledì 10, in casa parrocchiale o presso i ‘soliti volontari’.

LUTTO
E’ scomparsa Maria Tazzinelli Salerio, di Arzo. A tutti i parenti e agli amici le più sentite condoglianze della redazione.

lunedì 25 gennaio 2010

Serata fotografica

Il fotoclub L'Obiettivo ricorda che martedi 26 gennaio alle ore 21, presso la Tavernetta SOMS in via Ramate a Casale Corte Cerro, si terrà la proiezione di audiovisivi digitali di Paola Poletti dal titolo:

IN PRINCIPIO ERA IL MARE..

www.fotoclubobiettivo.it

domenica 24 gennaio 2010

ll freddo e la luce

Freddo e luce sono i due elementi che caratterizzano le giornate a cavallo tra gennaio e febbraio.
Il freddo è quello ‘della merla’, i tre giorni che un tempo Gennaio, stanco di essere preso in giro per la sua brevità e la sua innocuità, si fece prestare dal fratello maggiore Febbraio, dimenticandosi poi di restituirglieli. In quei tre giorni prese a impazzare con bufere e gelate, tanto da costringere una povera merla dal bianco piumaggio, sorpresa all’aperto con i suoi merlotti, a rifugiarsi in un comignolo per non morire congelata. Si salvarono, gli sventurati, ma il fumo che saliva dal focolare li sporcò a tal punto che da allora tutti i loro discendenti non furono più candidi, ma neri come la caligine.
La luce è quella della Candelora, il Candelmas degli antichi celti che nel secondo giorno di febbraio celebravano Bride, regina della primavera. In quel giorno la fata riusciva a liberarsi dalla grotta di ghiaccio in cui l’aveva rinchiusa la strega dell’inverno e, tornata sulla terra, spargeva i suoi doni: luce, calore e vita. Leggende di un epoca lontana, ma talmente radicate nella cultura popolare da costringere la Chiesa ad appropriarsene, sostituendo Bride con una delle principali figure del cristianesimo settentrionale: santa Brigida, patrona d’Irlanda.

Notizie 24 Gennaio 2010

SAN GIORGIO
Si è ricostituito lunedì 18 gennaio il comitato parrocchiale per i festeggiamenti della patronale di San Giorgio. E’ stato fissato il periodo delle celebrazioni, che si svolgeranno da venerdì 23 a lunedì 26 aprile e da venerdì 30 a domenica 2 maggio.
Come da tradizione ci saranno spettacoli musicali ogni sera per richiamare il pubblico allo stand enogastronomico e alla pesca di beneficenza. A contorno, oltre alle celebrazioni religiose, mostre fotografiche e artistiche, giochi per anziani e ragazzi, la fontana del vino e la distribuzione della torta del pane.
Ancora una volta si ricorda come tali manifestazioni richiedano la presenza di un buon numero di persone per gestire le diverse attività e si chiede quindi la collaborazione di chiunque possa mettere a disposizione un poco del suo tempo.

LIETI EVENTI
I migliori auguri alla piccola Alessia Bacchetta che domenica 24 gennaio è entrata a far parte della comunità parrocchiale di San Giorgio con la cerimonia del Battesimo.

LUTTO
E’ scomparso Ermando Regis, 81 anni, di Sant’Anna.
A tutti i parenti e agli amici le più sentite condoglianze della redazione.

giovedì 21 gennaio 2010

Gli evangelizzatori del Cusio

Giulio, Giuliano, Gaudenzio.
Sono questi i tre nomi che, nelle fredde giornate di gennaio, ricordano i santi che, in epoca romana, portarono la ‘vera fede’ in queste nostre terre, gli stessi che condividono con Mauro e Antonio abate l’appellativo di mërcänt ëd fiòcä.
I primi due - fratelli, sacerdote il primo, diacono l’altro - provenienti dall’isola greca di Egina, avevano fatto voto di erigere cento chiese prima di morire e vennero a terminare la loro opera di costruttori proprio nelle nostre terre, a Crusinallo, sull’isola del Cusio e a Gozzano. Per questo straordinario impegno Giulio divenne patrono dei muratori e ancor’oggi viene da loro solennemente festeggiato nel giorno della sua ricorrenza, il 30 di Gennaio. Molte sono le leggende legate alla loro figura, a cominciare dalla durezza di cuore degli omegnesi che scacciarono Giulio lanciandogli delle rape (bondogn); il sant’uomo (discäscià ä bondonài) si allontanò solcando il lago sul suo mantello e usando quale remo il lungo bastone di pellegrino, ma la sua maledizione colpì gli orgogliosi Lupi impedendo da allora la coltivazione delle rape sul loro territorio. Giunto all’isola ne allontanò i serpenti che vi dimoravano – senza ucciderli, si badi bene! - e vi costruì la penultima basilica, mentre il fratello edificava l’ultima a Gozzano; si dice che possedessero un solo martello e dovessero quindi lanciarselo da un cantiere all’altro.
Di Giuliano, festeggiato il 9 gennaio, si racconta invece che, recatosi nella valle dell’Agogna a prelevare dei tronchi per le travature della sua chiesa, un lupo gli sbranasse il bue aggiogato al carro. Ma il santo, per nulla scoraggiato, condannò la belva a prendere il posto tra le stanghe, fungendo da allora da ‘sostituto’ al traino del pesante mezzo.
Gaudenzio era invece originario di Ivrea. Fu esiliato in oriente con s. Eusebio, primo vescovo di Vercelli, durante le lotte tra ariani e cattolici, e al ritorno, intorno al 400, fu inviato da Simpliciano - successore di sant’Ambrogio a Milano - a evangelizzare il territorio di Novara insieme al diacono Lorenzo, che in quella città fu martirizzato sulla graticola. Gaudenzio divenne a sua volta il primo vescovo di Novara, dove morì, già in odore di santità, il 22 gennaio del 418.

domenica 17 gennaio 2010

Notizie 17 Gennaio 2010

ASSEMBLEA PARROCCHIALE
Si è tenuta lunedì 11 gennaio la prima seduta d’assemblea pastorale per la parrocchia di San Giorgio. All’ordine del giorno l’organizzazione delle attività per i prossimi mesi, sino al periodo estivo.
Il calendario prevede le celebrazioni quaresimali, con le giornate Eucaristiche (Quarant’ore) dal 18 al 20 marzo, quelle pasquali e la patronale di San Giorgio dal 23 aprile al 2 maggio. La festa di Arzo sarà celebrata il 16 maggio e quella di Crebbia il 29 e il 30. Domenica 30 maggio saranno amministrate le prime Comunioni e la successiva, 6 giugno le Cresime.
Per il progressivo avvicinamento delle tre parrocchie, don Pietro ha annunciato l’istituzione di quattro gruppi di lavoro che dovranno occuparsi rispettivamente del settore caritativo, dell’organizzazione liturgica, di annuncio e catechesi e dell’oratorio.
E’ stato inoltre deciso di riportare l’orario delle Messe feriali alle 18,15, com’era sempre stato in precedenza.

BËGN RUVÀ, DÓN GIUSÈP
L’avvenimento era passato in po’ in sordina, stante la concomitanza con le feste di fine anno, ma il Natale appena trascorso ha portato un grande regalo alla comunità casalese. Da Madurai, nello stato del Tamil Nadu, India sud orientale, è arrivato padre Joseph Irudaya Raj, sacerdote dell’ordine dei Carmelitani Scalzi, che dopo aver studiato a Napoli è stato mandato a ‘dare una mano’ a don Pietro Segato nella gestione delle tre parrocchie.

Il giovane religioso – 35 anni e cugino di quel padre Casimiro che già si sta egregiamente occupando delle parrocchie di Quarna – si è insediato a metà dicembre nella casa parrocchiale di Ramate ed ha subito iniziato a prendere contatto con la realtà locale, facendosi immediatamente ben volere da giovani e anziani per la sua disponibilità e la sua costante allegria. I casalesi, ‘gente di pur non facili aperture’ lo hanno subito accolto con gran calore e, per dimostrarglielo, lo hanno di fatto ‘adottato’ con il nome di dón Giusèp.
Contemporaneamente ha terminato la sua missione a Casale don Adriano Meazza, che verrà presto destinato a nuovo incarico e a cui vanno i più sentiti ringraziamenti per l’opera che ha svolto nel non facile anno appena trascorso.

LIETI EVENTI
I migliori auguri al piccolo Alessio Bacchetta che domenica 24 gennaio entrerà a far parte della comunità parrocchiale di San Giorgio con la cerimonia del Battesimo.

sabato 16 gennaio 2010

Giornata Nazionale del Dialetto




AL MÉ DIALÈT
Càar al mé bél dialèt, insì rustigh,
ma’nsì caud e genuìn,
che hò’mparà dij vécc, ca mèa
quand a sévi ‘ma on gognin.

Càar al mé bél dialèt,
che n’han dacc in consègna ij nòsti avi,
ch’la mé maèstra a scòla
am vosava dré quand al parlavi.

Càar al mé bél dialèt,
che oma’mparà matai, int ij strai,
int al giogatàa,
fa disprési e balossàai.

Càar al mé bél dialèt,
che’nsì senza géna né timor,
hò parlà su ij uss dij fabrich,
quand son nacc cèrca al prim lavor.

Peui t’a m’è stacc a dré, int l’oficina, ‘mprenda ‘l misté,
e par capìin e fàa ij lavor polit, con precisión,
parlavom tucc dialèt,
operàri, cap, diritor e’nca ‘l padrón.

E t’ha m’è dacc ‘na man
int la stagión dal morosàa,
càar al mé bél dialèt,
quand gh’evi da fagh al fil aij matalèt.

Càar al mé bél dialèt, ‘na vòta sola t’ho tradì
(ass fàa par dìi)
L’è stacc col dì che’n gésa,
con lì riva, vistìa ad bianch, la mé morosa,
al prét a m’ha ciamà: “La vuoi per sposa?”

“Sicur ch’la veui!” Avrési vorsù risponda.
Ma peui, con lì davanti ‘l prét,
cont al pinél da l’acqua santa’n man,
pian, pian ho dovù risponda: “SI”, ma in italian.

Ah! Càar al mé bél dialèt, purtreup,
la vòol savégan più da ti la gént al dì d’incheui;
a la gh’ha fin vargògna
mostragal ai seui fiuei.

Parlàa dialèt? Saroma mia mat!
Ass pèrd al rispèt,
a s’è gént gròssa, ordinaria,
tajàa giù cont al piolèt.

Par èssa gént ch’a cunta, incheui,
agh’va parlàa on perfèt taliàn,
e avégh cura da condìl
cont on po’ d’inglés american.

Weekend, okey, sit-in, meeting;
part-time, turn over, footing;
punk, drink, leasing;
baby, business, relax, stress.

Che confusión! Con tucc a sti paròl d’importazión!
Veui fàa on paragón: vun che… ‘nsì ‘l cambia mòda ‘d vistìi
“si è rifatto il look”. Sarà!..
Ma “LOCH” par mi a l’è, e sarà sémpa stai
vun on po’ indormantà, on tardovài!..

Sarà ‘nca giust! Al mond l’è cambià, l’è gnù pisciàn,
a gh’è ‘l libero scambio, oma abolì ij frontiéer,
ma savessi coma l’è dura,
par vun compagn da mi, stagh a drè a ‘sta cultura.

Par furtuna gh’è ancora dla gént
chi ’nt ij neusti paés,
che a cèrti sotiglièzz
agh dan mia tant pés.

E van ‘vanti a ciamàa dis-genài
i miei figli ij méi matài
le arance ij portigài
l’imbuto al pidrieul
il balcone la lòbia, ò ‘l pogieul
il coperchio al quérc
il cerchio al scéersc
la castagna secca la margola
una persona alta on pinola
l’occhio l’eucc
il buco al beucc
on avaro on pieucc
l’asola la gassa
un chiacchierone on ganassa.
Il calendario l’è ‘l taquìn
una scodelletta l’è on ciaplotìn
la testa la crapa
un naso pronunciato la canàpia
il vino cattivo la scilàpa
se c’è confusione l’è on rabelòt
il mento ‘l barbaròt

E peui i bròch, la pata, la pauta, al rissigusc,
al carnasc, la cadrèga, al spatùsc,
l’ogieul, al parieul, al trosareul,
la sciandra, la caliscna, la narigia,
al zévar, la bugàa, la rusumàa.

E par ultim. il solaio l’è tassél, la spazzacà,
andova oramai al dialèt l’è stacc cascià!

Càar al neust bél dialèt!..
Gùèent, tignomal da cunt, parlomal dis-genài!..
Lasumal mia pèrda,
insignomagl aij matai!..

Lassoma pura ch’a disan che goma mia ad rispèt,
che soman tajai giù cont al piolèt,
che soman greuss, ordinari, ma par nui:
al vas da neucc l’è l’orinari
ij genitàl da l’òm ijn la marénda
cui da la dòna ijn la vargògna
e col da dré… l’è ‘l tafanari!

Gianluigi Dago, Crusinallo di Omegna

La poesia, quella che in assoluto ci pareva la più adatta a celebrare la prima giornata nazionale del dialetto, viene qui riprodotta utilizzando la grafia normalizzata fissata dalla Consulta regionale per la Lingua Piemontese. La scelta non vuole sminuire il lavoro originario dell’autore, né tanto meno mancare di rispetto alla sua opera; vuole piuttosto fare in modo che l’opera stessa possa essere apprezzata in tutto il suo valore da un pubblico ben più ampio di quello strettamente cusiano, tanto più che quest’ultimo ha comunque a disposizione la versione originale, pubblicata nel 1996 nel volume Quatar ball ‘n tal dialèt da Crusnall.
E al Gian, amico da una vita, vanno i nostri saluti e tutto il nostro affetto.

barba Bunin

venerdì 15 gennaio 2010

IJ MËRCÄNT ËD FIÒCÄ Ä CÄSÀAL E INT IJ SÒV FRAZIOGN


San Mauro e sant’Antonio abate, le cui ricorrenze cadono rispettivamente il 15 e il 17 gennaio, erano appellati un tempo come mërcänt ëd fiòcä, apportatori di neve, in quanto il periodo di metà gennaio corrispondeva – almeno sino a prima degli odierni sconvolgimenti climatici – con quello delle principali e più abbondanti nevicate.
Mauro fu uno dei primi compagni di san Benedetto da Norcia, fondatore dell'Ordine Benedettino, all'eremo di Monte Subiaco e ne divenne presto uno dei più stretti collaboratori, tanto da venire inviato dal grande patriarca in Francia a fondare il monastero di Saint Maure sur Loire dove morì, forse di peste, un 15 Gennaio, giorno che divenne quello della sua festa. Numerosi sono i miracoli che gli vengono attribuiti, quali quello di aver camminato sull'acqua per salvare un compagno che rischiava di annegare o di aver fatto ritornare sul suo manico la lama di una falce che un contadino aveva fatto staccare per troppa foga, mandandola a finire in uno stagno. A Cafferonio, frazione di cui è patrono, sorgeva, sino alla fine degli anni '50, una cappelletta a lui dedicata, dotata anche di campana, poi demolita per far posto all'attuale piazzetta e mai più ricostruita. Altre sue immagini si trovano alle cappellette del Pozzaràch e del Mont Scërän.
Antonio era un eremita egiziano vissuto tra la fine del terzo e l'inizio del quarto secolo. Fu inventore della regola dell'ora et labora, poi adottata da Benedetto per il suo ordine monastico e subì le continue e crescenti tentazioni del demonio che con ogni mezzo cercò di indurlo al peccato, senza però mai riuscirci. Visse a lungo nel deserto egiziano e nella Tebaide, uscendo una sola volta dal suo isolamento per battersi contro gli ariani di Alessandria. La sua vita fu narrata dal discepolo, S. Atanasio ed è circondata da numerose leggende. Si racconta, ad esempio, che avesse grandi poteri taumaturgici, rivelatisi per la prima volta nella guarigione di un maialino che da allora, portando al collo un campanello di riconoscimento, lo accompagnò ovunque divenendo, insieme al lungo bastone cui l'eremita soleva appoggiarsi, il suo simbolo: sänt’Äntòni dël porscél, chë’l sonavä ‘l cämpänél…
Morì, pare, nel 356 e le sue spoglie, dapprima sepolte in un luogo segreto e poi ritrovate, nel 561 vennero portate a Costantinopoli e poi, nell'XI secolo, in Francia. Qui nacque la sua fama di guaritore, soprattutto dall'herpes zoster, malattia universalmente nota, appunto, come fuoco di sant’Antonio, e di protettore degli animali. Anche nei nostri paesi, il 17 di Gennaio si usava benedire gli animali domestici, lasciati per un giorno a riposo e solennemente radunati, adorni di fiocchi e nastri, sui sagrati delle chiese. Nello stesso giorno avveniva, e ancor oggi avviene alla Cereda, frazione di cui è copatrono, la benedizione del sale utilizzato per i medesimi animali. Altro simbolo normalmente associatogli è un piccolo falò, il fuoco che secondo un altro mito il santo trafugò direttamente dall'inferno con un abile stratagemma, facendone poi dono all'umanità che sino ad allora ne sarebbe stata priva. Nelle credenze popolari l'immagine del santo andò a sovrapporsi a quella di Lug, il dio celtico della luce, il cui simbolo sacro era quello del cinghiale, progenitore dei maiali domestici e a volte rappresentato accanto ad Antonio; la Chiesa cattolica, come in molti altri casi, accettò di buon grado quest'associazione di idee che le permetteva di introdurre negli stati più bassi della popolazione la nuova fede senza eccessivi traumi; soprattutto da ciò derivano i numerosi poteri, chiaramente magici, ancor'oggi attribuiti al santo anacoreta.

martedì 12 gennaio 2010

Videoproiezione

"VOLPI IN PARADISO" di Guido Bissattini
Videopresentazione organizzata dal Fotoclub "L'Obiettivo " di Casale Corte Cerro
venerdì 15 gennaio 2010, ore 21.00, oratorio Casa del Giovane di Casale Corte Cerro (VB) via Nazioni Unite (zona Campo Sportivo)

lunedì 11 gennaio 2010

17 GENNAIO, GIORNATA NAZIONALE DEL DIALETTO


Nella ricorrenza di sant’Antonio abate, un dei più ‘antichi’ patriarchi della chiesa cristiana, legato a moltissime pagine della cultura tradizionale, si celebra la giornata nazionale dei dialetti.
L’idea, lanciata sulle pagine internet, più precisamente attraverso il social network Facebook, dal novarese Giorgio Ravizzotti, è stata accolta in tutt’Italia da moltissimi appassionati che si sono presi l’impegno, in quel giorno di pubblicare qualcosa, ognuno nel proprio dialetto, sui loro siti e sulle loro pagine web.
Da noi il testimone è’ stato raccolto dalla novarese Academia dal Risón e dalla cusiana Compagnia dij Pastor. Gli appassionati di dialetti sono quindi avvertiti: domenica 17 lä grän rägnàa dël mond (world wide web) sarà tutta per loro…

domenica 10 gennaio 2010

Notizie 10 Gennaio 2010

GRAZIE!
Il gruppo famiglie dell’oratorio Casa del Giovane comunica che dalle iniziative di capodanno – cenone, tombola, pesca di beneficenza – si è ottenuto un profitto, al netto di tutte le spese, di oltre 900 euro. Tale somma verrà destinata al sostegno delle attività dell’oratorio stesso e della parrocchia in generale, non ultima l’assistenza ai tanti bisognosi che ogni giorno bussano alla porta della casa parrocchiale.
Con l’occasione il gruppo famiglie ringrazia sentitamente tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito alla buona riuscita delle iniziative del periodo natalizio, ma contemporaneamente lancia un grido di allarme: sono sempre meno le persone che mettono a disposizione un poco del loro tempo per sostenere le iniziative parrocchiali e il lavoro da svolgere diventa ogni giorno più gravoso!.. Chiunque abbia la sensibilità e la voglia di mettersi in gioco, anche solo per un paio d’ore al mese, si faccia avanti contattando il parroco o chiamando i numeri telefonici 0323 60123 o 0323 60975.

EPIFANIA A TEATRO
C’era grande attesa per la recita dei bambini, il giorno dell’Epifania all’oratorio Casa del Giovane.
I piccoli attori - preparati con pazienza e passione dalle catechiste, Alessandra e Daniela in particolare - hanno presentato ‘Natale nel paese di Gesù’. Un presepe vivente con i Magi, pescatori, pescivendoli, contadini, animali i cui protagonisti, attraverso dialoghi e canti, sono riusciti a riprodurre l’ambiente della Palestina di duemila anni fa, con i suoi costumi, le usanze, i luoghi dove Gesù è nato e vissuto. Fondamentale l’opera degli scenografi Paola, Luca, Giacomo ed Enrica e del presentatore Severino.
Al termine della rappresentazione è comparsa anche la Befana a distribuire dolciumi e piccoli regali ai bambini presenti.
Sentiti i ringraziamenti del parroco, don Pietro Segato, uniti all’invito a giovani e genitori di un rinnovato impegno comunitario a favore delle iniziative oratoriali.

CARO SCUOLE
Aumenti in vista per gli utenti del servizio di mensa scolastica: sono stati deliberati dalla Giunta municipale nella seduta del 23 dicembre.
A partire dal 1 gennaio 2010 – non dal nuovo anno scolastico, com’era consuetudine per le passate amministrazioni – il buono mensa passa, per la tariffa intera, da 3,50 a 4 euro (+ 14%) e viene istituita una tariffa differenziata di 4,50 euro per i residenti fuori comune. Invariata invece, anche per i non residenti, la tariffa per il trasporto scolastico – leggi servizio scuolabus – di 15 euro mensili.
Contemporaneamente sono stati però ritoccati i limiti per rientrare nelle cosiddette ‘fasce sociali’, portati rispettivamente a 5 e 10 mila euro annuali – dai precedenti 4500 e 8000 – per la totale o parziale esenzione dal pagamento. Il diritto a rientrare in tali fasce rimane da dimostrare attraverso la dichiarazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), da far compilare ai servizi sociali o ai servizi di patronato dei sindacati.

SANT’ANTONIO ABATE ALLA CEREDA
Si celebrerà domenica 17 gennaio la festa di sant’Antonio abate, copatrono della Cereda. Nella chiesetta frazionale la Messa sarà celebrata alle 16 e prevederà la benedizione del sale e degli animali domestici.

LIETI EVENTI
I migliori auguri al piccolo Simone Piana che domenica 10 gennaio è entrato a far parte della comunità parrocchiale di San Giorgio. Il Battesimo è coinciso con la celebrazione di quello di Gesù, alla presenza di tutti gli oltre venti bambini battezzati nel corso del 2009.

LUTTI
Sono scomparse Liliana Alberganti Crescoli, 76 anni, di Montebuglio e Adriana Filiberti Magnaghi, 70 anni, del Gabbio. A tutti i parenti e agli amici le più sentite condoglianze della redazione.

Omegna SCUOLA APERTA AL DALLA CHIESA
Si terrà sabato 16 gennaio il consueto appuntamento dell’istituto professionale cittadino con le famiglie dei ragazzi che si iscriveranno alle classi prime per il prossimo anno scolastico.
Tra le 15 e le 18 saranno aperti e funzionanti tutti i laboratori e i reparti di lavorazione della scuola, tanto nella sede centrale del Forum, per i corsi Meccanici e Abbigliamento e moda, che alla succursale di Crusinallo per il corso elettrico – elettronico. Insegnanti, tecnici di laboratorio e alcuni allievi saranno a disposizione per fornire informazioni e chiarimenti circa l’offerta formativa della più antica scuola superiore di Omegna.

sabato 9 gennaio 2010

mercoledì 6 gennaio 2010

E la Befana?


Già, la Befana!..

Vogliamo dimenticare l'arzilla vecchietta che si è aggirata nella notte a cavallo della sua scopa per portare piccoli doni ai bambini?

Sapete che furono i Magi a farla diventare tale? Si narra che i tre re, nella loro ricerca della strada di Betlemme, chiesero informazioni e un'anziana donna, invitandola poi a seguirli sino alla grotta della natività. Lei dapprima rifiutò l'invito poi, pentitasi, cercò di raggiungerli, ma non ruscì più a trovarli; da allora porta i suoi doni a tutti i piccoli, sperando che tra di loro si trovi anche il Bambinello trascurato in quella lontana notte.


E sapete che i Magi passarono anche dalle nostre parti? Si erano persi dalle parti di Premosello e chiesero aiuto a un'abitante del luogo, ricevendone però indicazioni volutamente sbagliate. Terribile fu la loro vendetta: al ritorno fecero catturare la vecchia mandandola poi a morte sul rogo, un rogo - quello della Carcavègia - che da allora si ripete ogni anno in quei paesi.


Epifania


Epifania, prima manifestazione del Cristo che viene presentato ai Magi.

Per questo la ricorrenza era denominata Pasqua Befania, in ricordo dell'altra grande manifestazione di gloria che avverrà con la resurrezione dalla morte.


...e peui ruvä Befanìä e tucc ij fèst lä minä viä

domenica 3 gennaio 2010

Notizie 3 Gennaio 2010

ATTIVITA’ PARROCCHIALI
Dopo la pausa natalizia nella parrocchia di San Giorgio sono ripresi gli incontri di catechismo con le consuete scadenze: giovedì pomeriggio per le scuole medie, venerdì sera per il post cresima e domenica mattina per i bambini delle elementari.
La questua della notte di Natale ha fruttato oltre 600 euro, devoluti al fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica e prive di ammortizzatori sociali. I fondi raccolti con le elemosine del giorno di Epifania verranno invece inviati alla pontificia opera per la Santa Infanzia.
Domenica 10 gennaio, durante la Messa delle 11 in chiesa parrocchiale, sarà celebrato il ricordo del Battesimo di Cristo. Sono invitati a presenziare tutti i bambini battezzati in parrocchia nel corso del 2009 con i loro genitori.

LUTTI
E’ scomparsa Eliana Poletti Groppetti, 76 anni di Sant’Anna. Ai parenti e agli amici le più sentite condoglianze della redazione.

sabato 2 gennaio 2010

All'amico che "riparte" con il nuovo anno

La strada che percorri sia facile
e il vento ti spinga in avanti.
Il sole risplenda caldo sul tuo volto
e la pioggia cada dolcemente sui tuoi campi.

E sino al momento in cui ci rivedremo,
il Signore ti conservi nel cavo delle Sue mani.

venerdì 1 gennaio 2010

Auguri a chi...

A
chi
ama
dormire
ma si sveglia
sempre di buon
umore, a chi saluta
ancora con un bacio, a
chi lavora molto e si diverte di
più, a chi va in fretta in auto ma
non suona ai semafori, a chi arriva
in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne
la televisione per fare due chiacchiere, a chi è
felice il doppio quando fa a metà, a chi si alza presto
per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino
e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio.
A chi non aspetta l'anno nuovo
per essere
migliore
TANTI AUGURI