Approfitto dei caldi pomeriggi estivi per
continuare a frugare tra le numerose immagini d’antan che i compaesani continuano
a fornire e mi vengono alle mani alcuni scatti dei primi anni ’60, opera di mio
padre e del ‘solito’ Italo Dematteis.
Siamo ancora a Montebuglio, il periodo è più o
meno questo, di fine primavera, e tutto il paese è riunito lungo lo ‘stradone’
che sale da Omegna verso il vicino borgo di Gattugno e che, poco oltre il campo
santo, si dirama verso il nostro centro abitato, con il suo fondo ancora in
macadam e ghiaione. Dal circolo operaio hanno portato alcune casse di bibite,
messe in fresco nel ruscello che attraversa i prati, noi bambini ci godiamo la
gazzosa ‘con la biglia’, ma l’attenzione di tutti è rivolta ai ripidi tornanti
di San Fermo, da cui stanno spuntando gli eroici partecipanti al giro
ciclistico dei Tre Laghi.
Era
uno dei maggiori eventi sportivi della zona, si ripeteva ogni anno e la salita
da Crusinallo a Buglio ne costituiva uno dei punti salienti, quello che poi,
con le grandi corse dei decenni successivi, si sarebbe chiamato Gran Premio
della Montagna.
Ma
ancora una volta quello che vale veramente la pena di notare, dietro le
espressioni sfatte dei corridori, sono i visi delle tante persone care che
ormai, in gran parte, sono andate avanti. E quindi riprendiamo il gioco: chi
riconosce chi?
Massimo M.Bonini – barbä Bonìn
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