In
più occasioni abbiamo dovuto rimarcare come l’emergenza sanitaria non permetterà
quest’anno – come il precedente, d’altronde – la realizzazione delle tante
manifestazioni che da decenni fanno da contorno alla festa patronale di San
Giorgio.
Proviamo
allora a consolarci con un’immagine d’antan. Siamo nel 1953 e sono in corso i festeggiamenti
speciali per il 1550esimo anniversario del martirio del santo; tra le tante
proposte c’è quella del cavalier Umberto Ferraris che - contro la parete
esterna di quello che era allora il municipio e poi fu trasformato nell’attuale
sede della biblioteca comunale – realizzò per la prima volta la Fontana del
Vino, la ‘magica’ installazione in cui entra acqua ed esce vino e che da allora
– e per oltre sessant’anni – divenne una presenza costante alla festa patronale,
costituendone uno dei principali richiami.
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