Venerato a Gravellona, il 22 Settembre, nella chiesetta vicina al cimitero che fu sino all’inizio del XIV secolo l’oratorio del borgo di Cerro e quindi la prima chiesa dei casalesi.
Maurizio, patrono degli Alpini e del Piemonte, era il comandante della Legio Tebana, reclutata dall’imperatore romano Massimiano in Egitto e inviata nelle regioni alpine, intorno al 286, a perseguire la nascente Chiesa cristiana. Fu però quest’ultima a convertire l’ufficiale e molti dei suoi soldati che, accusati di tradimento, furono sterminati a Saint Maurice, nel Canton Vallese.
Nel 1591 le sue supposte reliquie furono portate a Torino e inumate nella cappella della sindone, in duomo, per la devozione dei Savoia, uno dei cui antenati, Amedeo VIII, aveva fondato già nel 1434 la Milizia di S. Maurizio, che si sarebbe trasformata in seguito nell’Ordine Cavalleresco Mauriziano.
Maurizio, patrono degli Alpini e del Piemonte, era il comandante della Legio Tebana, reclutata dall’imperatore romano Massimiano in Egitto e inviata nelle regioni alpine, intorno al 286, a perseguire la nascente Chiesa cristiana. Fu però quest’ultima a convertire l’ufficiale e molti dei suoi soldati che, accusati di tradimento, furono sterminati a Saint Maurice, nel Canton Vallese.
Nel 1591 le sue supposte reliquie furono portate a Torino e inumate nella cappella della sindone, in duomo, per la devozione dei Savoia, uno dei cui antenati, Amedeo VIII, aveva fondato già nel 1434 la Milizia di S. Maurizio, che si sarebbe trasformata in seguito nell’Ordine Cavalleresco Mauriziano.
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