Giovanni, figlio di Elisabetta, cugina della Madonna, e del sacerdote Zaccaria, compare nel deserto di Palestina, sulle rive del Giordano, poco prima del Cristo. E’ un selvaggio barbuto, vestito di pelli, che predica la conversione e pratica il battesimo nelle acque del fiume. Al rito si sottoporrà anche Gesù, che il santo definirà ‘Agnello di Dio’.
Il suo linguaggio privo di perifrasi lo mise nei guai con il re, Erode Antipa, che il santo accusò apertamente di adulterio per aver divorziato dalla prima moglie e sposato la cognata, Erodiade. Venne imprigionato, ma la regina, timorosa del grande ascendente che Giovanni aveva sul popolo, indusse la figlia Salomè a chiedere ad Erode, quale ricompensa per la sua sfrenata danza ‘dei sette veli’ la testa del Battista su un piatto d’argento. Da qui il celebre modo di dire e l’appellativo di Decollato con cui il santo viene spesso indicato.
A Casale è venerato nell’oratorio di Tanchello, frazione di cui è patrono insieme a san Fermo e dove lo si festeggia il 24 giugno, anniversario della sua nascita, come narrato dai Vangeli. E’ considerato protettore dei bambini, che ancor oggi vengono benedetti nel giorno della sua festa; un tempo vi venivano accompagnati dalla rispettiva madrina di battesimo.
La venerazione di Giovanni Battista è molto diffusa in tutt’Europa dove la sua figura si è sovrapposta a quella di antiche divinità. In particolare il giorno della sua festa, che cade in prossimità del solstizio d’estate, va a coincidere con le celebrazioni celtiche di Beltaine, la Mezzestate, simbolo della vita e della fertilità, celebrata nei boschi attorno ai fuochi rituali, divenuti poi i falò di San Giovanni. Molte sono le leggende che narrano di grandi prodigi che si verificherebbero in quella notte; basti ricordare fra tutte quelle raccolte e rielaborate da Shakespeare nella sua celebre opera ‘Sogno di una notte di mezz’estate’.
Il suo linguaggio privo di perifrasi lo mise nei guai con il re, Erode Antipa, che il santo accusò apertamente di adulterio per aver divorziato dalla prima moglie e sposato la cognata, Erodiade. Venne imprigionato, ma la regina, timorosa del grande ascendente che Giovanni aveva sul popolo, indusse la figlia Salomè a chiedere ad Erode, quale ricompensa per la sua sfrenata danza ‘dei sette veli’ la testa del Battista su un piatto d’argento. Da qui il celebre modo di dire e l’appellativo di Decollato con cui il santo viene spesso indicato.
A Casale è venerato nell’oratorio di Tanchello, frazione di cui è patrono insieme a san Fermo e dove lo si festeggia il 24 giugno, anniversario della sua nascita, come narrato dai Vangeli. E’ considerato protettore dei bambini, che ancor oggi vengono benedetti nel giorno della sua festa; un tempo vi venivano accompagnati dalla rispettiva madrina di battesimo.
La venerazione di Giovanni Battista è molto diffusa in tutt’Europa dove la sua figura si è sovrapposta a quella di antiche divinità. In particolare il giorno della sua festa, che cade in prossimità del solstizio d’estate, va a coincidere con le celebrazioni celtiche di Beltaine, la Mezzestate, simbolo della vita e della fertilità, celebrata nei boschi attorno ai fuochi rituali, divenuti poi i falò di San Giovanni. Molte sono le leggende che narrano di grandi prodigi che si verificherebbero in quella notte; basti ricordare fra tutte quelle raccolte e rielaborate da Shakespeare nella sua celebre opera ‘Sogno di una notte di mezz’estate’.
Nessun commento:
Posta un commento