In un momento
così complesso come quello che stiamo vivendo, la voglia è quella di continuare a fare cultura cercando
soluzioni intelligenti, anche in tempi di Covid. Le opere di Herbarium vagans sono esposte all’esterno su grandi pannelli: sono sempre accessibili e si possono vedere quando
e come si vuole.
Le 46 opere in mostra sono divise in due sezioni.
La parte che vede coinvolti i pittori
botanici nasce grazie alla collaborazione con Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i
più qualificati interpreti in Italia di questa particolare tecnica, tra arte e
scienza. Nella seconda sezione artisti
contemporanei, italiani e
stranieri, che hanno, ognuno secondo il proprio stile e tratto, reinterpretato erbe
e fiori di alta e media montagna.
Herbarium vagans fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre
anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum
La Caverna di Naters e Associazione
Culturale Asilo Bianco. Le attività di questo primo anno hanno come focus
le erbe officinali e i
cambiamenti climatici sulle Alpi. Un binomio particolare e importante: la
riflessione sui cambiamenti climatici parte anche dalla consapevolezza che
piante mediterranee e quindi non autoctone come l’elicriso, il rosmarino, il
gelsomino crescano ormai molto bene (se coltivate) anche in ambiente prealpino
e, a volte, addirittura alpino. Gli erbari essiccati, compilati in Europa a
partire dalla fine del XV secolo, sono documenti utilissimi e incredibili per
comprendere i cambiamenti climatici che hanno interessato determinate aree
geografiche negli ultimi cinque secoli. Grazie al confronto con le specie
attuali è possibile indagare le caratteristiche delle piante del passato, le
condizioni in cui sono cresciute e le eventuali mutazioni che hanno messo in
atto per adattarsi ai diversi climi. Erbari più o meno “vaganti” che strizzano
l’occhio a Darwin.
Dal 13 settembre all’11 ottobre la mostra approda a Orta San Giulio (sezione pittori
botanici) e ad Ameno e Miasino (artisti contemporanei). Luoghi
affascinanti e scorci pittoreschi: sono i centri storici di tre piccoli paesi
tra lago e montagna da percorrere e scoprire inseguendo le opere esposte. La
scommessa di Herbarium vagans è
riscoprire luoghi e profumi, piccoli angoli dimenticati, nomi e colori di
piante e fiori che spesso si incontrano durante le nostre passeggiate. E il catalogo della mostra è un tassello in
più: l’osservatore trova informazioni, riferimenti e curiosità nei testi a cura
di Valeria Tantardini, erborista, che spiegano con passione e intelligenza la
storia e l’utilizzo di ogni erba disegnata.
Inaugurazione domenica 13 settembre
Orta San Giulio | Via Mazzola (scuole) | ore 10:30
Ameno | Piazza Guglielmo Marconi | ore 15
Miasino | Piazza Beltrami | ore 17
Anche
l’inaugurazione del 13 settembre sarà, per chi vuole, “vagante”. È in programma
una passeggiata sui sentieri che
collegano i tre borghi coinvolti, in gran parte seguendo l’anello blu del
Quadrifoglio di Ameno. La mostra diventa l’occasione per una facile escursione giornaliera
nel rispetto di tutte le normative vigenti
(ritrovo al Sacro Monte di Orta alle ore 9:30). Il programma completo si può trovare su www.asilobianco.it,
per info e prenotazione (obbligatoria)
segreteria@asilobianco.it
– 320 9525617.
E continua il
viaggio per le papille gustative, tra fiori, erbe e profumi. A Orta San Giulio si
potrà assaggiare il gusto di gelato “Herbarium”
presso la gelateria Arte del gelato e la
pizza dedicata presso il ristorante Il Pozzo. Il programma di Di-Se prosegue inoltre anche
all’interno dell’undicesima edizione di Corto
e Fieno – Festival del cinema rurale con un focus su cortometraggi di animazione sabato 3 ottobre a Omegna e domenica 11
ottobre a Miasino.
Anche Unwasted Project continua a Macugnaga nella vetrina della
Contemporary Gallery di Casa Burgener, via Ferdinando Imseng 3. In mostra i
gioielli di Enrica Borghi ed Emanuela Burgener realizzati con
materiali di scarto e pietre preziose. Unwasted
Project nasce dall’incontro tra arte e artigianato di altissimo livello e
tra due donne che sono cresciute ai piedi del Monte Rosa. Enrica Borghi è artista eclettica che dagli anni ‘90
lavora con plastica e materiali di recupero per trasformare in bellezza ciò che
è scarto. Emanuela Burgener è fondatrice di Margherita Burgener, importante
brand di alta gioielleria di Valenza. Il risultato di questo felice e alchemico
incontro sono pezzi unici, sintesi creativa di materiali destinati a essere
gettati e pietre preziose. Alcuni gioielli sono ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium), pianta medicinale che, da sempre, appartiene
alla tradizione delle genti di montagna. Resistente e coraggiosa, l’achillea cresce
e fiorisce vicino al ghiacciaio. Un gioiello che racconta una storia e che lancia
una sfida, ricordandoci lo scioglimento dei ghiacciai, quello del Rosa in primis.
Una riflessione sui cambiamenti climatici, un percorso che continuerà anche nei
prossimi mesi e che ci vuole portare, come fa Herbarium vagans, a una nuova, reale e solida consapevolezza
ambientale.
Tutti i nomi
degli artisti di Herbarium vagans
sono riportati di seguito.
Si possono
seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative di Di-Se sulla pagina Facebook del progetto:
@dise2020
https://www.facebook.com/dise2020/
Artisti contemporanei
Rojna Bagheri | Cardo
mariano
Geetika Singh Barghava |
Genziana gialla
Sara Boccaccini Meadows |
Iperico
Massimo Caccia | Iperico
Michael Cailloux | Natura
alpina
Daniele Catalli |
Elicriso
Sara Conti | Garofano
Antonio De Luca | Pero
corvino
Luca Di Sciullo | Stella
alpina
Giacomina Ferrillo | Melo
selvatico
Matteo Giuntini | Ginepro
Marie Antoinette Gorret |
Papavero comune
Andrea Guerzoni | Felce
maschio
Maura Milani | Epilobio
Riccardo Monte | Larice
Elisa Mossa | Fusaggine
Marta Nijhuis | Assenzio
Graziana Piantanida |
Finocchio
Refreshink | Tarassaco
Luisa Rivera | Genziana
gialla
Alessandra Romagnoli |
Rosa canina
Paolo Stefanelli | Erba
Mottolina
Paola Tassetti | Arnica
Marina Terauds | Menta
piperita
Gosia Turzeniecka |
Lavanda
Carlo Valsesia |
Gelsomino
Walter Visentin | Timo
Ilaria Zanellato | Peonia
selvatica
Tavole botaniche
Ernesta Caterina Albanese
| Centauro giallo | Vulneraria
Renata Bonzo | Acero
Laura Curioni | Silene di
Elisabetta
Pierino Delvò | Barba di
becco
Claudio Giordano | Semprevivo
maggiore
Margherita Leoni | Rododendro
Maria Lombardi | Cardo
mariano
Sabrina Luoni | Pulsatilla
Claudine Pasquin | Ranuncolo
Angela Petrini | Maggiociondolo
Silvana Rava | Narciso
Angelo Speziale | Concordia
| Orchidea di Colemann
Gabriella Tesser | Felce
maschio
Lisa Tommasi | Cirsio
lanoso
Marina Ubertini | Carlina
Milena Vanoli | Sigillo
di Salomone
Rosanna Verga Simonelli |
Campanula serpeggiante
Ufficio stampa: Paola Fornara – tel. 346 3002931 – paola.fornara@gmail.com
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