Sacerdoti
patentati
Riecheggiò
un vaticinio:
«Nella
vigna di Casale
il
divino patrocinio
per un
duo sacerdotale!».
Dopo
Pietro, l'italiano,
congedatosi
da Oleggio,
venne
Joseph, sì, l'indiano,
proveniente
da… Bareggio.
Era
Bari a dire il vero…
ma qui
domina la rima;
non
si senta offeso il clero
se
anche ad essa va la stima,
anche
in casi come questo
di
palese imprecisione
maturata
in un contesto
di
veloce concezione,
ma
che in fondo non danneggia
(questa
è proprio una certezza),
non insulta,
non dileggia…
è
ironia che si apprezza.
E
così fummo accuditi
dalla
coppia "don e padre",
camminando
anche spediti
con
la Chiesa nostra Madre,
con
l'affetto e il grande amore
che
da guide ci hanno dato.
Ma
avemmo anche il timore
di
un disastro smisurato:
viste
le auto dei due preti…
una
sempre più ammaccata
(mica
sono dei segreti),
l'altra
proprio cappottata!,
pregavamo
Dio con cura
(non
si tratta di pastocchie…)
che un’analoga
sventura
evitasse
alle parrocchie!
Quanto
tempo è ormai volato…
Ora incombono
i saluti,
mentre
il loro apostolato
migra
in luoghi “sconosciuti”:
che
la Santa Epifania,
che
ricorrerà domani,
già
li aiuti sulla via
per
condurre a Dio gli umani.
Grazie,
don (sempre interista…?),
grazie
a te, carmelitano:
Iddio
Altissimo vi assista,
su
di voi sia la sua mano!
Casale
Corte Cerro, 5 gennaio 2019
I
parrocchiani tutti
dedicata a don Pietro Segato e a
padre Joseph Irudaya Raj, per mano del poeta Marco Arvonio
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