L’importante svolta della
sua vita arriva intorno alla metà degli anni ’80, quando prende
progressivamente consapevolezza della vocazione sacerdotale e, nel 1987, lascia
il lavoro ed entra in seminario, giungendo all’ordinazione nel 1994.
Ha svolto la sua missione
inizialmente, quale diacono, a Borgoticino e poi come coadiutore nella
parrocchia di Cerano, occupandosi principalmente dei giovani e dell’oratorio.
Successivamente gli sono state affidate le parrocchie di Lesa e Villa Lesa, cui
si sono progressivamente aggiunte quelle di Solcio, Belgirate e alcune altre
del Vergante.
Alcuni mesi or sono il
Vescovo di Novara gli ha chiesto la disponibilità ad assumere la cura delle tre
parrocchie del territorio casalese, invito subito accettato in quanto, come
dice lui stesso “dopo diciannove anni nello stesso posto, sentivo che era
giunto il momento di cambiare aria e di accettare nuove sfide, per quanto
faticose possano rivelarsi”.
Abbiamo avuto con lui una
lunga chiacchierata, durante la quale ci ha raccontato – tra le altre cose – la
sua passione per la fotografia, per l’elettronica e la radiantistica, per la
sua motocicletta Guzzi e per il ciclismo, che in passato lo ha visto anche in
veste di corridore dilettante. Della sua ‘fede’ interista sapevamo già da don
Adriano Miazza, che l’ha classificata come “il suo unico difetto”; del suo
grande interesse per la cultura non ha parlato, ma lo abbiamo capito da noi,
osservando l’enorme pila di libri che, nel corridoio della casa parrocchiale,
attendono di essere debitamente sistemati negli scaffali.
Per quanto riguarda i primi
impegni a Casale, ci ha detto di volersi mettere innanzitutto in ascolto, per
cercare di conoscere e di comprendere le nostre realtà prima di prendere
decisioni che potrebbero poi rivelarsi inadatte. Da subito però cercherà di
dedicare la sua attenzione ai ragazzi e ai giovani, come da più parti gli è già
stato raccomandato.
Non resta pertanto che porgergli
il più caloroso benvenuto -cosa che faremo domenica 3 febbraio - accompagnato
dai migliori auguri per l’impegno che lo attende e dall’offerta della più ampia
collaborazione da parte dell’intera comunità.
la redazione del Bollettino Parrocchiale
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