CAMBIO DELLA GUARDIA ALLA PARROCCHIA DI SAN GIORGIO
La notizia - che per alcuni giorni era circolata in modo ufficioso – è stata confermata domenica scorsa da una comunicazione del vescovo di Novara, monsignor Renato Corti, che porta la data del 17 luglio: don Enrico Manzini, parroco di San Giorgio Martire in Casale Corte Cerro, sarà quanto prima trasferito alle parrocchia di Preglia e Crevoladossola. Si tratta dell’ultima conseguenza dell’affaire riguardante i tre sacerdoti recentemente allontanati dalle rispettive collettività in seguito alla loro scelta di passare alla celebrazione della Messa con il solo rito tridentino, in lingua latina.
Forte è lo sconcerto nella comunità casalese dove don Enrico, qui insediato nel settembre del 1999, ha saputo farsi ben volere non solo dai cattolici praticanti, ma dall’intera collettività che gli riconosce la capacità di interloquire con chiunque e il merito di aver intrapreso tutta una serie di iniziative – prima fra tutte la realizzazione del nuovo oratorio – a favore soprattutto dei più piccoli tra i suoi componenti. Lui stesso ha scritto ai suoi parrocchiani una lettera appassionata, con la quale spiega la sua scelta di aderire alla richiesta della curia – pur con dolore e preoccupazione – nel rispetto della sua missione di sacerdote e dei voti di umiltà e obbedienza prestati.
I casalesi hanno compreso e accettato la scelta di don Manzini, ma forti perplessità vengono espresse un po’ da chiunque circa il modo di agire dei vertici diocesani, che hanno preso una simile decisione senza preoccuparsi di consultare la comunità parrocchiale. In particolare è forte la preoccupazione per il prosieguo delle attività in cantiere; ci si chiede infatti cosa ne sarebbe delle innumerevoli iniziative avviate, anche di recente, se la nomina di un nuovo parroco dovesse richiedere tempi lunghi, come per altro già accaduto nel 1998, dopo la scomparsa di don Renato Beltrami.
Tutti i dubbi e le perplessità sono state esposte al Vicario Generale Diocesano, don Gregorio Pettinaroli, nel corso di un’affollata e composta assemblea svoltasi presso l’oratorio Casa del Giovane nella serata di martedì 22 luglio. Un breve documento predisposto dai collaboratori laici della parrocchia – quasi duecento persone, nell’insieme, che prestano la loro opera volontaria in modo praticamente continuativo – ha riassunto il lavoro degli ultimi nove anni e ha formulato alcune precise richieste: l’immediata nomina di un nuovo parroco - un sacerdote che sappia raccogliere l’eredità di don Enrico e continuarne l’opera – e la permanenza in paese dello stesso don Manzini sino all’arrivo del suo sostituto, così da garantire la continuità dell’azione pastorale. Don Pettinaroli ha ampiamente illustrato le motivazioni della scelta vescovile e ha assunto l’impegno di assecondare il più possibile le richieste presentategli.
Su questo delicato tema anche l’amministrazione comunale si è mossa, per ora in modo informale, prendendo contatto con il Vicario territoriale del Cusio, don Giovanni Zolla per manifestargli il disappunto per la perdita di una persona che tanta collaborazione ha saputo dare anche in campo civile. In particolare è stato chiesto il suo intervento presso la Curia novarese affinché sia assicurata a Casale la nomina di un nuovo parroco nel più breve tempo possibile.
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