Si moltiplicano le iniziative a favore degli ecomusei del Piemonte, la cui esistenza è messa a rischio dall’azzeramento, per l’anno 2010, dei fondi destinati alla gestione di queste realtà. Alcuni in particolare, rischiano la chiusura già a partire dalla fine dell’anno. Si tratta di realtà, è utile ricordarlo, che non vivono solo dei fondi regionali, ma che in questi trovano la necessaria copertura ad una serie di costi di gestione che non possono essere scaricati sugli utenti, per lo più scuole.
È il caso di Scopriminiera, nella Val Germanasca sopra Torino, dove una miniera di talco è stata trasformata in luogo visitabile, attirando trentamila ragazzi l’anno e dando lavoro ad una quindicina di persone, in un territorio che non offre molti altri sbocchi occupazionali. O dell’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone che non solo offre attività alle scuole e garantisce l’apertura dei musei, ma ha sviluppato progetti culturali che hanno portato su questo territorio risorse nazionali che altrimenti sarebbero state destinate ad altre aree del paese.
Realtà che rischiano la chiusura per mancanza di fondi e per la salvezza delle quali è in corso una raccolta di firme sia in forma cartacea che su Facebook, mentre i sindaci dei comuni interessati iniziano a scrivere alla Regione, preoccupati per il rischio di veder scomparire realtà che contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo dei territori marginali del Piemonte, quelli in sostanza lontani dal capoluogo regionale. Ha anticipato tutti la Provincia del Verbano Cusio Ossola, il cui presidente, Massimo Nobili, ha già preso carta e penna per chiedere un intervento del Presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo, e del consigliere Michele Marinello, entrambi del Verbano Cusio Ossola, per salvare l’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone.
Una riforma del sistema ecomuseale piemontese, in questi anni cresciuto eccessivamente e senza una chiara strategia di sostenibilità, è peraltro ormai ritenuta inevitabile da tutti. Ciò che sconcerta è che i tagli siano, ancora una volta, orizzontali e proprio per questo vadano a penalizzare soprattutto quelle realtà che in questi anni hanno dato risultati oggettivi e soddisfacenti.
Nel frattempo la Rete degli Ecomusei del Piemonte prepara una serie di iniziative culturali nel fine settimana del 13 e 14 novembre per raccontare cosa fanno gli ecomusei e quali valori apportano ai territori.
ECM
Per maggiori informazioni: Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone tel. 0323.89622; fax 0323.888621; mail: ecomuseo@lagodorta.net
È il caso di Scopriminiera, nella Val Germanasca sopra Torino, dove una miniera di talco è stata trasformata in luogo visitabile, attirando trentamila ragazzi l’anno e dando lavoro ad una quindicina di persone, in un territorio che non offre molti altri sbocchi occupazionali. O dell’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone che non solo offre attività alle scuole e garantisce l’apertura dei musei, ma ha sviluppato progetti culturali che hanno portato su questo territorio risorse nazionali che altrimenti sarebbero state destinate ad altre aree del paese.
Realtà che rischiano la chiusura per mancanza di fondi e per la salvezza delle quali è in corso una raccolta di firme sia in forma cartacea che su Facebook, mentre i sindaci dei comuni interessati iniziano a scrivere alla Regione, preoccupati per il rischio di veder scomparire realtà che contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo dei territori marginali del Piemonte, quelli in sostanza lontani dal capoluogo regionale. Ha anticipato tutti la Provincia del Verbano Cusio Ossola, il cui presidente, Massimo Nobili, ha già preso carta e penna per chiedere un intervento del Presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo, e del consigliere Michele Marinello, entrambi del Verbano Cusio Ossola, per salvare l’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone.
Una riforma del sistema ecomuseale piemontese, in questi anni cresciuto eccessivamente e senza una chiara strategia di sostenibilità, è peraltro ormai ritenuta inevitabile da tutti. Ciò che sconcerta è che i tagli siano, ancora una volta, orizzontali e proprio per questo vadano a penalizzare soprattutto quelle realtà che in questi anni hanno dato risultati oggettivi e soddisfacenti.
Nel frattempo la Rete degli Ecomusei del Piemonte prepara una serie di iniziative culturali nel fine settimana del 13 e 14 novembre per raccontare cosa fanno gli ecomusei e quali valori apportano ai territori.
ECM
Per maggiori informazioni: Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone tel. 0323.89622; fax 0323.888621; mail: ecomuseo@lagodorta.net
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