Riceviamo e pubblichiamo
Il Comune
tace: la delusione del gruppo consiliare per il silenzio dell’Assessore alla
Cultura di Casale Corte Cerro – Comunicato del gruppo consiliare L’alternativa
per Casale.
Sono ormai mesi, esattamente dall’ultima Festa di San Giorgio, che chiediamo all’Amministrazione comunale di affrontare con serietà e concretezza il problema del bullismo e del disagio giovanile nel nostro territorio.
Abbiamo
presentato una proposta chiara, articolata e realistica, che prevedeva il
coinvolgimento delle scuole, delle famiglie, delle forze dell’ordine e delle
associazioni locali per costruire un percorso condiviso di prevenzione, ascolto
e formazione.
La risposta
dell’Assessore alla Cultura, Irene Piana, era sembrata all’inizio positiva:
nelle sue prime comunicazioni ci aveva assicurato che fossero già in corso
iniziative con la parrocchia e con le forze dell’ordine per promuovere incontri
formativi dedicati ai giovani.
Un segnale
che avevamo accolto con fiducia, convinti che potesse finalmente aprirsi un
percorso di collaborazione trasversale, dove la politica facesse un passo
avanti per il bene comune.
Purtroppo, la
realtà si è rivelata diversa.
Con la
successiva comunicazione ufficiale, lo stesso Assessore ha ammesso che tali
incontri non
erano mai stati organizzati, rinviando ancora una volta a un
futuro indefinito l’avvio di qualunque iniziativa concreta.
Un passo
indietro che non può passare inosservato: prima si rassicura la cittadinanza
dichiarando che “si è già fatto”, poi si corregge dicendo che “si farà”.
Questo modo
di agire, fatto di contraddizioni, promesse vaghe, bugie e silenzi,
ci lascia profondamente delusi.
Non solo per
la mancanza di chiarezza e trasparenza — valori fondamentali per chi ricopre un
ruolo pubblico — ma soprattutto per la scarsa sensibilità verso un tema che tocca da vicino il futuro dei
nostri ragazzi.
Il bullismo
non è un fenomeno marginale né passeggero: è una realtà che ferisce, isola e
mina la fiducia dei più giovani nella comunità.
Affrontarlo
richiede una visione ampia, capacità di ascolto e una rete di collaborazione
vera tra istituzioni, scuola, famiglie e cittadini.
Invece, ciò
che abbiamo percepito è una preoccupante chiusura al dialogo, soprattutto verso
le forze di opposizione, che non dovrebbero essere viste come nemiche, ma come
interlocutori pronti a dare contributi costruttivi.
Il silenzio
dell’Assessore è un segnale triste: non solo perché interrompe un possibile
percorso di lavoro comune, ma perché trasmette ai cittadini l’idea che il
confronto e la partecipazione non siano considerati un valore.
Non possiamo
limitarci a organizzare qualche lettura in biblioteca per i più piccoli o a
ripetere ogni anno gli stessi eventi teatrali: la cultura non è solo
intrattenimento, è educazione, crescita, senso civico, comunità.
Una vera
politica culturale dovrebbe generare occasioni di confronto, formazione e
consapevolezza, non limitarsi alla routine.
Come gruppo
consiliare, esprimiamo profonda amarezza per la mancanza di ascolto e per
il tempo perso.
Non
chiedevamo riconoscimenti, ma collaborazione, non chiedevamo visibilità, ma
concretezza.
La cultura,
se interpretata nel suo significato più pieno, è responsabilità verso le
persone e verso il futuro, soprattutto quello dei giovani.
Il silenzio
di chi dovrebbe guidare questa visione ci preoccupa e ci spinge a chiedere con
forza un
cambio di passo.
I ragazzi di
Casale Corte Cerro, e le loro famiglie, meritano molto di più.
Meritano
un’Amministrazione che non si limiti a difendersi con le parole, ma che sappia ascoltare,
costruire e agire.
Nonostante
tutto questo non invochiamo le dimissioni dell’Assessore, bensì che
l’incarico del BULLISMO relativo alle politiche giovanili, venga dato con cortese urgenza ad un altro
componente della Maggioranza consiliare, che abbia maggiormente a cuore il
futuro dei ragazzi casalesi.
Casale Corte
Cerro lì 23/10/25
Gruppo
Consiliare L’ Alternativa Un Futuro per Casale
CAPO GRUPPO Fabrizia Maggiola
Consigliere di
minoranza Domenico Crasà
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