Se cinque anni fa ci avessero detto “Tra
qualche tempo sarete un coro abbastanza conosciuto e vi sarà dedicato un
articolo” probabilmente avremmo riso e scosso la testa vigorosamente.
Eppure eccoci qua. Ne abbiamo vissute tante
da allora. Chi ha dovuto lasciare a malincuore, chi si è aggiunta, l’incontro
con “Cui dla Pescia” (o “i nostri
ometti” come affettuosamente li soprannominiamo), e dunque il cambio di
repertorio. O meglio, l’incremento. Nate come coro di chiesa, oggi alterniamo
sacro e profano. Sono diversi i concerti eseguiti da quando, oramai un anno fa,
creammo questa “miscellanea”, simpatico termine che Gianluigi Dago (poeta di “Cui dla Pescia”) ripete ad ogni
rappresentazione.
Non c’è che dire: tutti ne abbiamo tratto
beneficio!
Le serate a provare canti oggi quasi
dimenticati nel fragore di grosse risate. E poi i momenti di serietà un attimo
prima dei concerti, l’emozione nei cuori. Il silenzio, mezzo secondo. Infine il
largo sorriso del maestro Eraldo Zampieri, le sue mani che strimpellano fiere
ed Ilaria Ceresa che, con un leggero cenno ci dà il “pronti, via!”
Lo scambio di sguardi e le voci finalmente
libere, le lievi stonature di tanto in tanto che nascondiamo fra applausi
concitati.
Potremmo scrivere per ore, ma la gioia di
questi piccoli grandi momenti si può capire solo cantando.
Crediamo nella forza di questa disciplina,
crediamo nell’unione del nostro gruppo e speriamo di poter continuare ancora
per molto. Ma per questo abbiamo bisogno di nuovi coristi… Non ti è venuta
voglia di unirti a noi?
coro voce del cuore
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