A seguito del
nostro articolo ‘Getzemani: che fare?’ uscito alcuni giorni or sono, la
proprietà del complesso, attraverso i suoi fiduciari in zona, ci ha fatto
pervenire alcune osservazioni che volentieri pubblichiamo, sempre a titolo di contributo
alla discussione in atto.
· Getsemani
abbandonato a se stesso. La proprietà ha investito all'oggi 40.000 euro per la
pulizia ordinaria e per la messa in sicurezza: ci si chiede semmai come sia
possibile che i casalesi "preoccupati ed indignati" non abbiano
orecchie per sentire né occhi per vedere.
· Errata
valutazione dei costi per la
strada. No ; semplicemente definitiva constatazione che senza
contributi regionali una nuova casa di riposo al Getsemani non aveva più senso
(oltre al fatto che per portarsi a casa l'autorizzazione alla strada ci sono
voluti quasi tre anni (e in questo senso è stata una cosa ben sofferta anche
per l'Ente)
·
Refuso:
Opera Pia Colleoni De' Maestri.
· Costo di
acquisizione del complesso: all'oggi l'Ente è disponibile alla cessione
del Getsemani (struttura, parco, 100.000
mq di bosco, funicolare) per un milione di euro, anche trattabili.
1 commento:
Quando la Fondazione proprietaria del Getsemani, ha chiesto ed ottenuto l'autorizzazione per la costruzione della strada, penso che una proposta progettuale della destinazione d'uso di tutta l'area l'avessero in mente. Forse era il momento di fermarsi, per verificare la fattibilità del progetto, prima di sventrare e distruggere una vasta area con le ruspe! A distanza ormai di circa dieci anni, il tracciato stradale è ormai stato invaso da vegetazione spontanea e il mancato convogliamento delle acque meteoriche,ha provocato uno sconvolgimento dell'equilibrio ambientale di tutta la zona. La Società dovrebbe avere tutto l'interesse per riaprire un dialogo con le Autorità pubbliche e con il nostro Paese, onde ricercare utili soluzioni, stante la necessità di utilizzare al meglio la struttura che, non dimentichiamo, riveste un interesse di particolare pregio storico. Pietro Foti
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