Dopo un anno di messe, feste e funerali, finalmente i nostri chierichetti si sono meritati il loro risposo. Ma sarà stato veramente rilassante come tutti crediamo? Ebbene no, per quest’anno hanno infatti deciso di avventurarsi nei bellissimi boschi del Devero, integrarsi con la natura e godere della pace che offre il panorama. Forse le marmotte incontrate non avranno goduto della stessa pace (non dimentichiamo che erano una “banda” di diciotto ragazzi!), ma fra le mille avventure ci sono stati anche momenti tranquilli, in cui si sono potute riprendere le forze con un buon panino imbottito di allegria e compagnia.
Le giornate sono state sempre molto impegnate: il primo giorno, lunedì 20 agosto, sono partiti dalla Casa del Giovane verso le otto del mattino diretti al bar pensione Funivia. Depositati i bagagli sono subito partiti alla carica verso i laghi del Sangiatto. La camminata è stata faticosa, il “gruppo di coda” (denominato così da don Pietro) è arrivato stremato ed affamato. Purtroppo, la scarpinata non è stata premiata dai laghetti, ormai divenuti semplici pozze d’acqua a causa del caldo di questi giorni. Ma se il primo giorno non è stato dei migliori, il secondo l’ha compensato. Hanno di fatti aggirato la grande diga del Devero, buttandosi poi nelle fredde acque di Codelago. Rinfrescati e pronti per il ritorno hanno fatto rientro alla pensione, con la solita maratona per il meritato bagno (dato che l’albergo era fornito di sole due docce). Alla sera si sono inoltrati nel buio della notte in una passeggiata nella piana, dotati di una lanterna e ‘occhi di gatto’. Il terzo giorno è stato forse quello più impegnativo grazie alla salita molto ripida per arrivare fino al lago Nero. Nel tragitto si sono anche soffermati all’alpe Misanco e in val Buscagna. Anche se il tempo ha fatto un po’ il birichino, sono comunque riusciti ad evitare la pioggia. Quindi, armati di k-way e felpa, sono scesi dal sentiero opposto al primo e si sono fermati nella piana a cantare e svagarsi nelle maniere più insolite.
Come tutti i viaggi anche questo doveva finire, e come si sa, l’ultimo giorno è quello più soft. Una breve passeggiata al lago delle Streghe e poi tutti a rimpinzarsi di polenta concia e polenta con salsiccia. Ormai sazi era tempo di tornare a prendere la valigie, e naturalmente, dopo quattro giorni di sole, non poteva mancare la pioggia!
Bagnata, ma sempre sorridente, la brigata è ritornata a casa, nel proprio letto, nella propria doccia, ma con una nuova esperienza nel cuore!
miky
Le giornate sono state sempre molto impegnate: il primo giorno, lunedì 20 agosto, sono partiti dalla Casa del Giovane verso le otto del mattino diretti al bar pensione Funivia. Depositati i bagagli sono subito partiti alla carica verso i laghi del Sangiatto. La camminata è stata faticosa, il “gruppo di coda” (denominato così da don Pietro) è arrivato stremato ed affamato. Purtroppo, la scarpinata non è stata premiata dai laghetti, ormai divenuti semplici pozze d’acqua a causa del caldo di questi giorni. Ma se il primo giorno non è stato dei migliori, il secondo l’ha compensato. Hanno di fatti aggirato la grande diga del Devero, buttandosi poi nelle fredde acque di Codelago. Rinfrescati e pronti per il ritorno hanno fatto rientro alla pensione, con la solita maratona per il meritato bagno (dato che l’albergo era fornito di sole due docce). Alla sera si sono inoltrati nel buio della notte in una passeggiata nella piana, dotati di una lanterna e ‘occhi di gatto’. Il terzo giorno è stato forse quello più impegnativo grazie alla salita molto ripida per arrivare fino al lago Nero. Nel tragitto si sono anche soffermati all’alpe Misanco e in val Buscagna. Anche se il tempo ha fatto un po’ il birichino, sono comunque riusciti ad evitare la pioggia. Quindi, armati di k-way e felpa, sono scesi dal sentiero opposto al primo e si sono fermati nella piana a cantare e svagarsi nelle maniere più insolite.
Come tutti i viaggi anche questo doveva finire, e come si sa, l’ultimo giorno è quello più soft. Una breve passeggiata al lago delle Streghe e poi tutti a rimpinzarsi di polenta concia e polenta con salsiccia. Ormai sazi era tempo di tornare a prendere la valigie, e naturalmente, dopo quattro giorni di sole, non poteva mancare la pioggia!
Bagnata, ma sempre sorridente, la brigata è ritornata a casa, nel proprio letto, nella propria doccia, ma con una nuova esperienza nel cuore!
miky
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