Una breve, ma partecipata seduta di consiglio comunale ha consentito, sabato 25 aprile, di conferire ufficialmente la cittadinanza onoraria di Casale – la prima nella storia del comune – a don Enrico Manzini parroco di San Giorgio dal 1999 al 2008.
Il sindaco, Claudio Pizzi ha letto la motivazione ufficiale che recita: “Don Enrico Manzini, nei nove anni di permanenza a Casale Corte Cerro, ha saputo dar prova di un grande spirito di abnegazione e di attaccamento ai valori della comunità, confrontandosi con chiunque in spirito di amicizia e offrendo la propria collaborazione disinteressata a tutte le iniziative svolte sul territorio, anche al di fuori degli stretti confini parrocchiali” e ha rappresentato la stima e l’amicizia che legano la comunità al sacerdote. L’assessore Massimo M. Bonini ha portato il saluto e la partecipazione del Consiglio Pastorale e il premiato, nel confermare l’accettazione dell’onorificenza, ha dichiarato come: “Questo riconoscimento mi è particolarmente gradito, in quanto sigilla un patto di amicizia che si era stretto nei nove anni della mia permanenza e che, in questo modo, non verrà idealmente mai sciolto”.
Don Enrico ha trascorso in paese l’intera giornata, partecipando alle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione e officiando la Messa vespertina, solennizzata dalla corale della sua nuova parrocchia ossolana.
Il sindaco, Claudio Pizzi ha letto la motivazione ufficiale che recita: “Don Enrico Manzini, nei nove anni di permanenza a Casale Corte Cerro, ha saputo dar prova di un grande spirito di abnegazione e di attaccamento ai valori della comunità, confrontandosi con chiunque in spirito di amicizia e offrendo la propria collaborazione disinteressata a tutte le iniziative svolte sul territorio, anche al di fuori degli stretti confini parrocchiali” e ha rappresentato la stima e l’amicizia che legano la comunità al sacerdote. L’assessore Massimo M. Bonini ha portato il saluto e la partecipazione del Consiglio Pastorale e il premiato, nel confermare l’accettazione dell’onorificenza, ha dichiarato come: “Questo riconoscimento mi è particolarmente gradito, in quanto sigilla un patto di amicizia che si era stretto nei nove anni della mia permanenza e che, in questo modo, non verrà idealmente mai sciolto”.
Don Enrico ha trascorso in paese l’intera giornata, partecipando alle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione e officiando la Messa vespertina, solennizzata dalla corale della sua nuova parrocchia ossolana.
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