Si è molto parlato, negli ultimi tempi degli aumenti che hanno subito le tariffe per la fornitura dell’acqua potabile in tutto il territorio del Verbano Cusio Ossola e del Novarese dopo l’istituzione dell’ambito ottimale numero 1 e la costituzione della relativa autorità d’ambito (ATO). A Casale il ‘caso’ era scoppiato con l’arrivo, un anno fa circa, delle bollette calcolate con le nuove tariffe e sui consumi di quindici mesi.
Certo, in quell’occasione si erano registrati aumenti percentuali sensibili, il cui effetto veniva amplificato dal calcolo eseguito su prelievi di oltre un anno. Si tenga conto che sino ad allora la bollettazione aveva cadenza semestrale, quindi l’impatto “visivo” è stato., per chiunque ancora più violento.
Credo che poche persone, però si siano soffermate a valutare il reale costo del servizio idrico che, ricordiamo, prevede sia la fornitura di acqua potabile (quindi captazione, raccolta nei serbatoi, potabilizzazione con trattamenti di filtraggio e clorazione, distribuzione) che la lavorazione delle acque reflue (raccolta in fognatura, convogliamento all’impianto depuratore di Gravellona, depurazione con trattamenti fisici e chimici, restituzione in ambiente). Si aggiungano poi gli investimenti che il gestore del servizio è tenuto a prevedere e finanziare a proprio carico: per comune di Casale e per l’anno 2009 sono in programma lavori (incremento della rete fognaria, sostituzione di tubazioni dell’acquedotto e così via) per circa 300 mila euro, mentre il totale versato dai cittadini tramite le bollette sarà di circa 240 mila, tutto compreso.
Vorrei allora provare a farla, questa valutazione, partendo dai dati di casa mia, così da non violare la privacy di qualcun altro.
Premesso che siamo una famiglia di quattro persone – tre adulti e un’adolescente, posso definirla una famiglia media? – il consumo fatturato nell’aprile 2008 era di 203 metri cubi su 445 giorni (15 mesi) con un addebito di 181,12 euro. Fatti i debiti conti risulta una tariffa, tutto compreso, di 0,8922 euro a metro cubo, e 0,41 euro al giorno per l’intera famiglia, cioè circa 10 centesimi di euro al giorno per ogni persona. Riportati al mese, sono più o meno 3 euro a persona…
A questo punto vorrei invitare i lettori a pensare per un attimo a quanto ognuno di noi spenda mediamente in un mese per consumi voluttuari: telefono cellulare (30 euro?), pay TV (15 euro?), abbonamento ADSL per internet (20 euro?), mantenimento dell’automobile (50 euro?). Possiamo veramente parlare di caro acqua? Di costi insopportabili per un bene che ogni giorno utilizziamo per bere, per cucinare, per l’igiene personale e della casa? Per un bene che molti utilizzano in modo improprio, per lavare le automobili o per annaffiare il giardino?
E’ vero, la nuova tariffa è aumentata rispetto a quelle precedenti. Sempre sui conti di casa mia, da 0,6043 a 0,8922 euro al metro cubo (1000 litri), cioè il 47,64% in più. Ricordo che in precedenza il costo reale del servizio idrico era comunque maggiore di quello sopportato dai cittadini; la differenza veniva ripianata dalle casse comunali, prelevando i fondi dalle normali entrate dell’ente (ICI, addizionale sull’IRPEF e così via) e sottraendoli quindi ad altri servizi. Ora l’intero costo dell’acqua si riversa sulle spalle del singolo cittadino: tre euro al mese…
Massimo M. Bonini
Certo, in quell’occasione si erano registrati aumenti percentuali sensibili, il cui effetto veniva amplificato dal calcolo eseguito su prelievi di oltre un anno. Si tenga conto che sino ad allora la bollettazione aveva cadenza semestrale, quindi l’impatto “visivo” è stato., per chiunque ancora più violento.
Credo che poche persone, però si siano soffermate a valutare il reale costo del servizio idrico che, ricordiamo, prevede sia la fornitura di acqua potabile (quindi captazione, raccolta nei serbatoi, potabilizzazione con trattamenti di filtraggio e clorazione, distribuzione) che la lavorazione delle acque reflue (raccolta in fognatura, convogliamento all’impianto depuratore di Gravellona, depurazione con trattamenti fisici e chimici, restituzione in ambiente). Si aggiungano poi gli investimenti che il gestore del servizio è tenuto a prevedere e finanziare a proprio carico: per comune di Casale e per l’anno 2009 sono in programma lavori (incremento della rete fognaria, sostituzione di tubazioni dell’acquedotto e così via) per circa 300 mila euro, mentre il totale versato dai cittadini tramite le bollette sarà di circa 240 mila, tutto compreso.
Vorrei allora provare a farla, questa valutazione, partendo dai dati di casa mia, così da non violare la privacy di qualcun altro.
Premesso che siamo una famiglia di quattro persone – tre adulti e un’adolescente, posso definirla una famiglia media? – il consumo fatturato nell’aprile 2008 era di 203 metri cubi su 445 giorni (15 mesi) con un addebito di 181,12 euro. Fatti i debiti conti risulta una tariffa, tutto compreso, di 0,8922 euro a metro cubo, e 0,41 euro al giorno per l’intera famiglia, cioè circa 10 centesimi di euro al giorno per ogni persona. Riportati al mese, sono più o meno 3 euro a persona…
A questo punto vorrei invitare i lettori a pensare per un attimo a quanto ognuno di noi spenda mediamente in un mese per consumi voluttuari: telefono cellulare (30 euro?), pay TV (15 euro?), abbonamento ADSL per internet (20 euro?), mantenimento dell’automobile (50 euro?). Possiamo veramente parlare di caro acqua? Di costi insopportabili per un bene che ogni giorno utilizziamo per bere, per cucinare, per l’igiene personale e della casa? Per un bene che molti utilizzano in modo improprio, per lavare le automobili o per annaffiare il giardino?
E’ vero, la nuova tariffa è aumentata rispetto a quelle precedenti. Sempre sui conti di casa mia, da 0,6043 a 0,8922 euro al metro cubo (1000 litri), cioè il 47,64% in più. Ricordo che in precedenza il costo reale del servizio idrico era comunque maggiore di quello sopportato dai cittadini; la differenza veniva ripianata dalle casse comunali, prelevando i fondi dalle normali entrate dell’ente (ICI, addizionale sull’IRPEF e così via) e sottraendoli quindi ad altri servizi. Ora l’intero costo dell’acqua si riversa sulle spalle del singolo cittadino: tre euro al mese…
Massimo M. Bonini
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