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venerdì 13 febbraio 2009

Preoccupazione per il nuovo elettrodotto

Gli imponenti lavori per la realizzazione del nuovo elettrodotto ad alta tensione detto Ossola Sud – in corso ormai da alcuni mesi – destano le preoccupazioni di alcuni cittadini che, avendo evidentemente scordato la lunga diatriba apparsa tempo addietro su tutti gli organi di stampa locale, si rivolgono alle amministrazioni comunali per avere spiegazioni e rassicurazioni in merito.
Pubblichiamo a tal proposito la lettera di uno di questi cittadini e la risposta dell’assessore all’ambiente del comune di Casale.

Egregio Assessore all'Ambiente,
sono molto preoccupato per quello che si sta intravedendo nella frazione di Ricciano sotto; visto che la frazione Ricciano è sempre stata considerata da parte del Vs. gruppo consiliare nella stesura dell'ultima variante del PRG, , dal punto di vista ambientale, il polmone di Casale Corte Cerro, avrei piacere di sapere con cortese urgenza cosa sta succedendo sotto casa mia, esattamente sotto Via Pedemonte.
Sembra che stiano costruendo un traliccio di alta tensione a pochi metri delle case con un impatto ambientale pessimo; vorrei sapere chi è la ditta che lo sta costruendo, se è stata autorizzata e se questo percorso è segnato nel piano regolatore. (lettera firmata)

Egregio Signore,
i lavori cui lei si riferisce sono inerenti alla realizzazione del nuovo elettrodotto “Ossola Sud” e sono eseguiti da Terna SpA, società nazionale che ha "ereditato" il patrimonio Enel nel campo del trasporto di energia elettrica.
Le linee in questione sostituiranno quelle esistenti a valle dell'abitato di Ricciano, funzioneranno allo stesso valore di tensione (131 kV, 131.000 Volt) e la loro maggior distanza dal terreno e dagli edifici, sia in altezza che in senso longitudinale, dovrebbe garantire, secondo i calcoli dei progettisti, una minor esposizione ai campi elettromagnetici e un miglior isolamento elettrico.
Sono d'accordo con lei sul fatto che simili opere non giovino certo alla qualità paesaggistica e ambientale del territorio. Tanto è vero che l'amministrazione comunale casalese, insieme ad altre della nostra zona, ha discusso a lungo con Terna per ottenere l'interramento delle nuove linee, senza per altro riuscirvi. Avrà certamente seguito anche lei il faticoso dibattito, del cui iter hanno diffusamente parlato gli organi di stampa alcuni mesi addietro. Si è riusciti ad avere l'impegno al perfetto ripristino dei luoghi, anche mediante il totale smantellamento delle linee preesistenti, il posizionamento delle opere in punti il meno possibile esposti e il loro mascheramento tramite opportune coloriture. Si è inoltre concordato un percorso che rimanesse il più lontano possibile dagli edifici, in particolare dalle abitazioni.
Per quanto attiene le autorizzazioni, queste sono state concesse direttamente dal ministero dell'Ambiente previa apposita procedura di Valutazione dell'Impatto Ambientale (VIA) gestita dalla Regione Piemonte attraverso gli assessorati all'Ambiente e alla Pianificazione Territoriale. Come lei ben sa, essendo stato a sua volta un pubblico amministratore, opere di questo genere sono considerate "di pubblico interesse" e, in fase autorizzativa, alle amministrazioni locali è concesso solamente di esprimere parere non vincolante in sede di conferenza dei servizi. Le ricordo comunque che documentazione completa del progetto (che va automaticamente a costituire variante agli strumenti urbanistici locali) è consultabile presso l'ufficio tecnico comunale e che del suo deposito fu dato a suo tempo pubblico avviso.
Massimo M. Bonini, assessore all'Ambiente

1 commento:

Alfa ha detto...

Ricordo anch'io la vicenda. In questo caso credo che le amministrazioni locali abbiano realmente fatto tutto quello che era in loro potere per limitare l'impatto di un opera non altrimenti evitabile.