Riceviamo e pubblichiamo.
Ringraziamo La Stampa per l'articolo uscito recentemente in merito al
Santuario del Getsemani di Casale Corte Cerro.
Non vogliamo fare la storia del Getsemani anche se purtroppo il tempo ne
ha cancellato il ricordo e moltissimi casalesi non ci sono più.
Le ultime generazioni forse ne hanno sentito parlare.
Si tratta di un annoso problema per Casale che risale ad oltre
vent'anni quando gli ultimi occupanti, I Legionari di Cristo, si trasferirono a
Gozzano.
In tutti questi ultimi vent’ anni di amministrazione comunale, sempre dello
stesso colore, ben poco è stato fatto per affrontare il problema se non in
modo molto blando ed a nostro avviso superficiale.
Si è sempre detto da parte degli attuali amministratori che si
trattava di una questione tra privati, ancora ribadita dall’ attuale Sindaco,
in calce all'articolo in oggetto.
Certamente è una questione tra privati ma un bene di tale portata che ebbe
risonanza a livello nazionale ed internazionale, che occupa una superficie
"a parco" non indifferente di territorio comunale, che ha un edificio
enorme di migliaia di mq, non pensiamo possa essere liquidata come una normalissima
questione tra privati.
Occorre precisare che nei primi anni del 2000, l'ultima Amministrazione
Maggiola, qualcosa aveva fatto: c'erano stati dei contatti con il Getsemani appena
quando i Legionari di Cristo si trasferiscono a Gozzano, e questo complesso indice
una gara per la vendita a cui parteciparono l’ Opera Pia Colleoni di Castano
Primo ed anche un italiano originario del ns territorio, titolare di agenzie
immobiliari, il quale aveva già investito in case di riposo e così avrebbe
fatto lo stesso per la struttura del Getsemani.
Purtroppo però vinse l’ Opera Pia Colleoni, la quale scelse di non
investire rispetto a quanto prospettato, e pertanto non iniziò i lavori per
costruire una casa di riposo, forse per problemi di liquidità.
Certamente il Comune non ha i mezzi per intervenire, non può nemmeno
pensare ad una gestione in proprio, ma il compito di un'amministrazione
comunale, qualunque essa sia, è quella di favorire soluzioni, contatti e
quant'altro per almeno affrontare il problema attraverso rapporti a
tutti i livelli istituzionali e non, inoltre può mettere a disposizione
tutta una serie di strumenti amministrativi (p.e. piano regolatore).
Non c'è da meravigliarsi di questo fatto, basta pensare anche all'altro
argomento strategico per Casale che occupa tutto il centro del paese.
Un' amministrazione comunale dovrebbe avere una visione a
medio/lungo termine, a meno che non ci sia una precisa scelta a favore di altre
zone del paese.
Non basta gestire l'ordinaria amministrazione, è sufficiente leggere il
programma degli investimenti 2025/2027, come da noi segnalato e verbalizzato con
un documento nell’ultimo consiglio comunale.
In sostanza si sono persi 20 anni lasciando al degrado ed al vandalismo
quello che è sotto gli occhi di tutti.
Nemmeno l'Amministrazione ha tentato di mettere in sicurezza il fabbricato,
in accordo con la proprietà ovviamente anche dal punto di vista economico, per
tutelare il patrimonio culturale ed affettivo per i Casalesi.
Sono state piazzate telecamere ovunque nel paese, possibile che non si è
pensato al Getsemani?
Va segnalata purtroppo anche la responsabilità di tutti noi Casalesi che
non siamo stati capaci di sensibilizzare, di fare pressione presso l'opinione
pubblica affinché si affrontasse questo argomento.
Salvo qualche rara eccezione, è passato tutto sotto silenzio facendo
finta che il problema non esistesse ma tutti sappiamo che se non si
affrontano i problemi poi sono loro che ci ricadono addosso e questo è
avvenuto.
Sembra molto tardi, visto come è ormai compromesso il fabbricato.
Resiste, come l'ultimo dei giapponesi, la chiesa con i suoi preziosi
mosaici, grazie alla buona volontà di qualche persona ed alla volontà della
proprietà di salvaguardarla, MA FINO A QUANDO?
Ci auguriamo che qualcuno, qualche associazione presente sul territorio
(vista l'assenza del pubblico) possa farsi promotore di iniziative, qualunque
esse siano, a favore di questo grande bene.
Siamo disponibili a dare tutti il nostro appoggio e collaborazione.
FABRIZIA MAGGIOLA – Capo Gruppo Consiliare L’ALTERNATIVA UN FUTURO PER CASALE
DOMENICO CRASA’ – Consigliere di minoranza
Nessun commento:
Posta un commento